PATRIZIA TOSSI
Cronaca

Cortina, ‘base jumper’ australiano precipita dalle Tofane. Chi è Francis Jay Driscoll, il 38enne che sfidava la gravità

L’uomo era in vacanza con gli amici sulle Dolomiti Bellunesi. Ieri mattina si è lanciato dal Torrione Zesta ed è caduto nel Canalino del Prete 200 metri dopo. Dove è successo e perché è stato difficile recuperarlo. I video estremi di Jay

Belluno, 7 settembre 2023 – Un volo di 200 metri e poi lo schianto fatale sulle Tofane. È precipitato nel Canalino del Prete il ‘base jumper’ Francis Jay Driscoll, un australiano di 38 anni appassionato di sport estremi. Una tragedia che ricorda l’incidente di Diego Zanesco, la guida alpina dei vip caduto dalla Tofana di Rozes in ‘free solo’.

Driscoll era arrivato sulle Dolomiti con gli amici per avventurarsi in una serie di lanci adrenalinici, dei salti nel vuoto dalla montagna cercando di atterrare con sorta di ‘mantello paracadute’. Avevano scelto le Tofane, la catena montuosa a ovest di Cortina d’Ampezzo.

Ma ieri mattina qualcosa è andato storto e Driscoll è caduto 200 metri dopo il salto. L’allarme è scattato intorno alle 10, a chiedere aiuto sono stati gli amici che erano con lui e che avrebbero dovuto seguirlo nel volo acrobatico.

Il 38enne australiano Francis Jay Driscoll e uno dei suoi voli di 'base jumping'
Il 38enne australiano Francis Jay Driscoll e uno dei suoi voli di 'base jumping'

Cosa è successo: lo schianto fatale

Il ‘base jumper’ australiano si è lanciato poco prima delle 10 di ieri mattina, mercoledì 6 settembre. Vestito ad hoc con l’equipaggiamento usato per questo tipo di sport, che consiste nel lanciarsi nel vuoto da varie superfici – rilievi naturali, ponti o edifici – per poi atterrare mediante un paracadute. Non era solo. Il lancio era stato preparato insieme a due amici australiani con cui condivideva la passione per questo sport e con cui aveva pianificato il lancio di ieri mattina.

Erano saliti insieme da Cortina fino alla seconda stazione, il punto scelto per il lancio. Il 38enne è stato il primo a lanciarsi, gli altri avrebbero dovuto seguirlo a ruota. E, invece, è accaduta la tragedia. Pochi istanti dopo essersi lanciato nel vuoto, Francis Jay Driscoll è precipitato nel Canalino del Prete, a soli 200 metri dalla base di lancio. Quando sono arrivati i soccorsi, l’uomo era già morto.

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Dove è stato ritrovato il corpo

È stato uno degli amici australiano a chiedere aiuto alla centrale del 118. Driscoll è caduto a quota 2.470 metri, al punto di arrivo del secondo troncone della Freccia del Cielo, la funivia che da Cortina porta alla Tofana.

Il corpo di Jay è precipitato a sinistra del Torrione Zesta. Un punto difficile da raggiungere in elicottero perché sorvolato dai cavi dell'elettricità. Dopo una prima ricognizione della zona, il velivolo ha individuato il corpo del jumper ed quindi ripartito per imbarcare due soccorritori della guardia di finanza, che ha poi lasciato il più vicino possibile al punto in cui si trovava la vittima.

Intanto, altri due tecnici del Soccorso alpino di Cortina sono stati portati in quota dall'elicottero dell'Air Service Center, convenzionato con il Soccorso alpino Dolomiti Bellunesi. La salma è stata imbragata e spostata in un punto più sicuro per l’operazione di recupero da parte dell’elicottero che, prelevata col verricello, l’ha poi portata all'obitorio di Cortina.

Passione estrema: chi era Francis Jay Driscoll

Sono pieni di ‘missioni impossibili’ i profili social di Francis Jay Driscoll: foto e video che immortalano lanci nel vuoto da montagne e palazzi in ogni angolo del mondo. Voleva sfidare la gravità e provare l’ebbrezza di librarsi in volo. Poche ore dopo la sua morte, un amico australiano ha scritto su Facebook: “Riposa in pace, fratello. Tu, stupido pazzo”.