
Una giovane donna è morta a Venezia, dopo essere caduta da un catamarano, rimanendo impigliata sott'acqua con una cima nell'elica
Venezia, 17 maggio 2025 – Un tragico incidente nautico ha scosso la quiete del sabato pomeriggio a Marina di Sant'Elena, Venezia. Una ragazza di 18 anni, Anna Chiti al suo primo giorno di lavoro come marinaia, è morta dopo essere caduta dal catamarano sui cui lavorava ed è rimasta intrappolata sott'acqua, con una cima avvolta attorno all'elica dell'imbarcazione.
La macchina dei soccorsi si è attivata con estrema rapidità. I vigili del fuoco sono giunti sul luogo dell'incidente in soli otto minuti dall'allarme, dispiegando due autopompe lagunari per raggiungere l'area antistante l'isola di Sant'Elena. In supporto alle squadre via acqua, è intervenuto anche l'elicottero Drago 160 del reparto volo, a bordo del quale si trovavano i sommozzatori specializzati.
Quando è avvenuto l'incidente, a bordo del catamarano era in corso una festa in costume, organizzata da una comitiva di ragazzi africani. Il primo ad accorgersi che era finita in acqua è stato il comandante della barca, che si è tuffato per aiutarla ad emergere, ma non è riuscito a liberarla dalla corda.
Uno dei sommozzatori si è immediatamente immerso nelle acque della laguna, riuscendo a raggiungere la giovane donna in brevissimo tempo. Con un intervento rapido ed efficace, il soccorritore ha tagliato la cima che la teneva prigioniera, liberandola dall'elica in meno di un minuto.
Una volta estratta dall'acqua, la donna è stata immediatamente affidata alle cure del personale sanitario del Suem (Servizio Urgenza ed Emergenza Medica). I sanitari hanno prontamente messo in atto le manovre di rianimazione, protraendole a lungo nel disperato tentativo di strappare la giovane alla morte. Nonostante l'impegno e la professionalità dei soccorritori, ogni sforzo si è rivelato vano. Il medico presente sul posto non ha potuto fare altro che constatare il decesso della giovane donna, gettando nello sconforto i presenti.
Oltre ai Vigili del Fuoco e al personale sanitario, sul luogo della tragedia sono intervenute anche le autorità competenti per fare luce sulla dinamica dell'accaduto. La Capitaneria di Porto e i Carabinieri hanno avviato le indagini per ricostruire la sequenza degli eventi che hanno portato alla caduta e al conseguente decesso della giovane. Le indagini dovranno chiarire le circostanze in cui la donna è rimasta impigliata nella cima dell'elica.