Belluno, 7 settembre 2024 – Marmolada ‘pattumiera’ delle Dolomiti. Tra i rifiuti recuperati in vetta dagli spazzini volontari, anche i resti di un bivacco risalente addirittura alla Prima guerra mondiale. Trovati anche proiettili e pallettoni di piombo sparati dall’artiglieria della Grande Guerra.
Sono tre le discariche a cielo aperto scoperte sul sentiero che porta al ghiacciaio in alta quota: la prima con gli scarti di una trincea bellica risalente a quasi un secolo fa, la seconda era una postazione militare scavata nella roccia al bivio della forcella del Col de Bousc, la terza a 2.600 metri vicino all'impianto travolto dalla valanga del 2020. “La Regina delle Dolomiti è vittima di incuria da parte dell'uomo: le tracce che lasciamo oggi segneranno l’ambiente e biodiversità di domani", osserva Legambiente.
La carovana dei ghiacciai
Oltre 400 prodotti spazzatura – 8 pezzi ogni 100 metri di sentiero – sono stati recuperati sulla Regina delle Dolomiti dai partecipanti alla giornata di ‘clean up’ ad alta quota promossa dal team 'Carovana dei ghiacciai 2024', la campagna nazionale di Legambiente che monitora i ghiacciai alpini con la partnership scientifica del Comitato Glaciologico Italiano.
Tra i volontari, anche un docente dell'università di Padova che dal 2022 ha avviato uno studio e un monitoraggio sui rifiuti in montagna. Parte della spazzatura era lassù dagli anni '70-'80.
Discariche in vetta: ecco dove
Lungo il sentiero che conduce al ghiacciaio della Marmolada si erano formate tre mini-discariche. La prima in corrispondenza di una vecchia trincea di guerra dove sono state trovate oltre 180 lattine, scatolette e resti di bivacco risalenti molto probabilmente alla Prima guerra mondiale.
La seconda mini-discarica era in una vecchia postazione militare scavata nella roccia al bivio della forcella del Col de Bousc. La terza si trovava nella zona vicino all'impianto travolto dalla valanga del 2020 e ormai chiuso e abbandonato, ferraglie arrugginite a quota 2.600 metri: alcune vecchie cavità naturali sono state anche utilizzate come cestini per i rifiuti.
I rifiuti recuperati: cosa c’era
Sono stati rimossi proiettili e pallettoni di piombo da shrapnel, un tipo di proiettile d'artiglieria impiegato durante la Prima Guerra Mondiale che al momento dell'esplosione scagliava le pallottole tutt'intorno, oltre a un centinaio di scatolette e lattine vecchie di 50-100 anni, fazzoletti plastica di varia natura, resti di piatti, posate di plastica e metallo, tappi di bottiglia, frammenti di vetro, sigarette, frammenti e materiali tecnici, pezzi di ferro e calcinacci.
La zona più inquinata
Il sentiero E601 'Viel del Pan' è risultato quello con più rifiuti abbandonati, dato che è il più lungo e frequentato tra i tre. Seguono poi il sentiero E698, e quello di E601. “Lo scorso anno abbiamo pubblicato una ricerca scientifica sul sentiero di fronte alla Marmolada – spiega Alberto Lanzavecchia, docente di finanza sostenibile dell'Università degli studi di Padova – dove abbiamo misurato la frequenza e la densità del lascito dei turisti e degli sciatori su questa montagna. Ogni 100 metri, 8 pezzi di rifiuti, più di 400 rifiuti tra plastica, mozziconi di sigaretta, e in particolare fazzoletti e salviette igieniche. È importante capire che dove c'è l'uomo, lì ci sarà una sua traccia”.
"Marmolada vittima di incuria”
"La Regina delle Dolomiti è vittima di incuria da parte dell'uomo", osserva Legambiente. "La montagna va tutelata, ma anche rispettata. Quando si sale in quota serve più attenzione e coscienza ambientale, perché le tracce che lasciamo oggi segneranno per anni questi luoghi con impatti su ambiente e biodiversità".
Salute dei ghiacciai: se ne discute a Padova
Lunedì prossimo, 9 settembre, a Padova si terrà la conferenza di ‘Carovana dei ghiacciai’ sullo stato di salute del ghiacciaio della Marmolada, tra Veneto e Trentino Alto Adige, dove si tiene la sesta e ultima tappa del progetto. Il primo clean up si è tenuto a inizio agosto sul ghiacciaio dei Forni, in Lombardia.
Durante la tappa di clean up della Marmolada è stato anche illustrato lo studio realizzato da Sat Elifcan Ozbek, Alberto Lanzavecchia e Francesco Ferrarese dell'università di Padova e che sintetizza i risultati del monitoraggio dei rifiuti in quota condotto nel 2022 lungo tre sentieri della
Marmolada (E601, E698, E699).
Sono stati 542 quelli raccolti nell'estate del 2022, dal 26 al 28 agosto. I rifiuti sono legati all'effetto 'rifugio', all'effetto 'toilette all'aria aperta' e all'effetto 'punto panoramico'. In particolare, 202 sono i mozziconi di sigaretta, e questo numero corrisponde al 37,3% del totale dei rifiuti. Ben 133 rifiuti di plastica e latta o alluminio (108 di plastica e 25 di latta/alluminio), pari al 24,5% dei rifiuti totali.