
Verona è la prima provincia veneta per qualità della vita: è al 7° posto in classifica nazionale (iStock)
Venezia, 16 dicembre 2024 – Ottimi risultati per le province venete nell’annuale classifica della Qualità della Vita del Sole 24 Ore: sei su sette sono nella top 50 d’Italia, con unica eccezione Rovigo, che ne resta fuori per tre posizioni. La prima della classe nella nostra Regione è Verona, che si classifica settima, immediatamente seguita da Vicenza, all’ottavo posto.
Ancora una volta è il Nord a farla da padrone: la provincia più vivibile d’Italia è quella di Bergamo, seguita da Trento e Bolzano. Maglia nera per Reggio Calabria (107°), di poco superata da Napoli e Crotone.

Verona (7°)
Verona ottiene ottimi risultati in materia di demografia e società e cultura e tempo libero. In entrambe le classifiche, la provincia scaligera si classifica al sesto posto nazionale. A fare la differenza sono il saldo migratorio positivo (più persone che arrivano rispetto a coloro che se ne vanno), la qualità della vita delle donne, il numero di medici specialisti e gli immigrati regolarmente residenti.
Nella provincia dell’Arena sono Incredibilmente alti gli ingressi agli spettacoli: il valore è 203 spettatori medi contro contro una media di 67,8. Buona anche la partecipazione elettorale, il livello dell’amministrazione digitale, la copertura della rete Gigabit, la spesa del Comune per la cultura, l’indice di lettura dei veronesi, e la presenza di under 40 tra gli amministratori cittadini.
Vicenza (8°)
La provincia di Vicenza brilla per ambiente e servizi: risulta sopra la media per quanto riguarda la percentuale di famiglie con accesso a internet, l’ecosistema urbano, la qualità della vita di bambini, giovani e anziani, la regolarità del servizio elettrico, il rischio di alluvione, l’efficienza delle reti di acqua potabile, i trasporti pubblici locali, il fotovoltaico, la raccolta differenziata, l’energia rinnovabile e l’illuminazione pubblica sostenibile.
Per la provincia Berica ottimi risultati anche in materia di ricchezza e consumi e demografia e società.
Padova (18°)
Il Padovano risulta al 9° posto nella classifica ‘Affari e lavoro’: la percentuale di persone che non partecipano al lavoro è bassa, mentre è alto il numero di laureati, delle startup e delle nuove aziende.
Padova supera la media nazionale anche per quanto riguarda le presenze turistiche (per chilometro quadrato), per il tasso di occupazione, per le pensioni di vecchiaia e per l’export. Buoni risultati anche in fatto di demografia e società.
Treviso (24°)
Treviso vanta dati degni di nota per quanto riguarda l’ambiente e i servizi, con particolare accento su internet, ecosistema urbano, qualità della vita dei bambini, giovani e anziani ed energia rinnovabile. A penalizzarla è invece l’indicatore ‘Cultura e tempo libero’: è solo al settantesimo posto su 107.
Belluno (45°)
A trascinare la provincia di Belluno nella top 50 è l’indicatore ‘Ricchezza e consumi’, che la vede all’ottavo posto su scala nazionale. I bellunesi dovrebbero ritenersi soddisfatti per il pagamento puntuale delle fatture, la retribuzione media annua dei lavoratori dipendenti, le mensilità di stipendio necessarie per acquistare una casa, per i depositi bancari, per la spesa delle famiglie e per le riqualificazioni energetiche.
Vanno meno bene, invece, gli indicatori ‘Affari e lavoro’ (51° in classifica nazionale). ‘Demografia e società’ (68°) e ‘Cultura e tempo libero’ (79°).
Venezia (46°)
La città metropolitana di Venezia paga come tutte le altre realtà ‘grandi’ in tema di sicurezza: è al 102° posto su 107 province in totale. Ma in due classifiche il capoluogo risulta comunque molto ben piazzato: in ‘Affari e lavoro’ è al 7° (svettando per laureati, turisti, tasso di occupazione e pensioni di vecchiaia); mentre in ‘Cultura e tempo libero’ è al 9° (grazie a aree protette, piscine, ingressi agli spettacoli, amministrazione digitale, copertura Gigabit, offerta culturale, indice di lettura, clima e amministratori under 40).
Rovigo (53°)
Secondo i dati del Sole 24 Ore, il territorio rodigino è mancante negli indicatori ‘Affari e lavoro’ (93° su 107), ‘Demografia e società (60°) e ‘Cultura e tempo libero’ (60°). Eppure, non manca un risultato degno di nota: al contrario di Venezia, la provincia di Rovigo brilla per giustizia e sicurezza. Il Rodigino conta pochi delitti mortali, omicidi volontari, furti, rapine e reati legati agli stupefacenti e al riciclaggio di denaro. Basso anche l’indice di litigiosità e quello degli incendi.