
Vicenza, 23 settembre 2023 – Uccisa e data in pasto ai maiali: i resti della donna furono ritrovati nella porcilaia. A confermare l’atroce fine di Virginia Mihai – la seconda moglie di un allevatore di suini di Velo d'Astico, nel Vicentino – fu l’analisi degli archeologi forensi effettuata solo nel 2017 sull'unghia di un alluce della donna, ritrovata 18 anni prima nella porcilaia dove il marito Valerio Sperotto custodiva i suoi maiali.
È stato archiviato il cold case avvenuto 24 anni fa a Velo d’Astico. Era il 22 aprile 1999. Scagionata la figlia di Sperotto, sospettata per decenni di essere l'assassina della seconda moglie del padre. Secondo la gup Chiara Cuzzi, non ci sono prove sostenere in giudizio l'accusa contro Arianna Sperotto, finora l'unica indagata per omicidio della 40enne. Quel che appare certo, però, è che Virginia sia stata prima assassinata e poi il cadavere distrutto nella porcilaia di via Frighi.
Chi è l’assassinio?
Negli anni si è fatta sempre più concreta l’ipotesi che a uccidere Virginia Mihai possa essere stato il marito Valerio Sperotto, deceduto nel 2011. L’uomo, che si è sempre professatosi innocente, non potrà essere mai processato per l'omicidio della moglie perché ormai morto. E la famiglia Mihai continuerà a non darsi pace per la morte di Virginia.
La scomparsa della prima moglie
Il cold case di Velo d'Astico si era arricchito negli anni di una seconda inquietante ipotesi: ovvero che la stessa fine l'avesse fatta anche la precedente moglie di Sperotto, Elena Zecchinato, di cui si erano perse le tracce nel 1988. Gli esperti forensi avevano infatti rinvenuto nella porcilaia altri presunti resti umani, oltre a una motosega nascosta all'interno di una botola. Ma questi resti non avevano permesso di portare all'identificazione di altre persone.
“L’unica verità storica accertata è rimasta la morte di Virginia Mihai per mano di terzi nelle prime ore del 22 aprile 1999 all'interno dell'abitazione di Valerio e Arianna Sperotto”, si legge nelle carte giudiziarie. Una morte rimasta ora senza un colpevole.