Incidente di Treviso, Barbara Brotto ed Eralda Sphaillari, morte insieme: raccolta fondi per i funerali

Schianto mortale di Gorgo al Monticano, gli amici rintracciati dopo ore. I due conducenti indagati per omicidio stradale. Zaia: "Le strade non sono pericolose, noi le rendiamo tali”

Barbara Brotto e Eralda Sphaillari morte in un incidente nel trevigiano

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Treviso, 6 marzo 2023 -  "Aiutiamo Gabriella, la mamma di Barbara anche con un sostegno economico". Sui social, nelle ore successive al tremendo incidente avvenuto sabato notte a Gorgo al Monticano nel trevigiano costato la vita a Barbara Brotto ed Eralda Sphaillari, è partita una raccolta fondi per aiutare la mamma di Barbara a sostenere le spese per i funerali della figlia. "Come ben sapete Barbara e Gabriella vivevano da sole, Gabriella era madre e padre, e; a modo suo ha sempre tirato fuori i denti per proteggere e crescere Barbara. Sicuramente non è stato facile... In questo momento bisogna pensare all’ultimo addio di Barbara, e Gabriella ha bisogno di supporto anche economico" l'appello.

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Zaia: "Le strade non sono pericolose, noi le rendiamo tali”

Sulla vicenda interviene oggi il presidente del Veneto, Luca Zaia, torna a ribadire la necessità di avviare una campagna di sensibilizzazione sulla sicurezza stradale. Lo ha fatto oggi a Venezia, commentando la tragedia costata la vita, sabato notte, a due giovani ragazze a Gorgo al Monticano (Treviso). "Ci stiamo lavorando - ha spiegato il governatore -, perché il susseguirsi di terribili notizie ci preoccupa non poco. L'educazione alla sicurezza stradale è fondamentale, e penso che dovremmo usare molto i canali social per parlare direttamente ai giovani".

ll messaggio da veicolare, secondo Zaia, è che "le strade non sono pericolose, siamo noi che le rendiamo tali. Basti pensare che la maggior parte delle tragedie sono causate da una parte dall'eccesso di velocità, e dall'altra dall'utilizzo del telefonino alla guida. Questi due fattori danno l'idea di quanto sia grave il problema", ha concluso.

La scuola, il lavoro in pizzeria

Le due giovani lavoravano in due pizzerie. Saracinesca a lutto da Beppo Pizza a Riva Monticano, dove lavorava Barbara Brotto. La 17enne di origini siciliane abitava a Rustigne con la mamma Gabriella, separata da anni dal marito, si aiutavano l’una con l’altra: "17 anni in cui mi hai cresciuta da sola" il post della ragazza per la madre stampato su Tik Tok. "Siamo chiusi per lutto. Abbiamo perso la nostra amica Barbara. Eri un angelo. Ora lo sei in cielo" il cordoglio dei colleghi della giovane. Barbara aveva lasciato la scuola e aveva iniziato a lavorare per essere di sostegno alla mamma, pensava di costruirsi un futuro insieme al suo ragazzo, il 18enne Daniel Castelli, ricoverato all'ospedale di Mestre in gravi condizioni.

Anche il ristorante Costa Azzurra a Ponte di Piave avvisa i clienti su Facebook che il locale non apre "per una grave perdita di una nostra cara collega e amica". Era il lavoro del fine settimana, di Eralda Spahillari, 19 anni, nata in Grecia con il papà albanese. Eralda frequentava il quarto anno alla Lepido Rocco per diventare estetista. Terminati gli studi voleva aprire un centro estetico tutto suo.

Il dolore dei familiari

Baki Spahillari, dichiara di non provare rancore, almeno nei confronti del fidanzato di Eralda che sabato sera guidava la Bmw del papà: "Mikele è un bravo ragazzo, mi sono sempre fidato di lui: non beve alcolici e non credo alla storia che si sia messo a fare una gara di velocità con gli amici dell’altra auto". le parole dell’uomo riportate dal Corriere Veneto. Lunedì pomeriggio Baki Spahillari è andato a portare un abbraccio a Nesret Tatani, il padre di Mikele in provincia di Pordenone. Nell'incidente è rimasto ferito un altro ragazzo Daniel Castelli, 18enne di Motta di Livenza. E alla guida della Bmw che si è schiantata contro un platano c'era proprio Mikele Tatani, indagato per omicidio stradale.

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Gli amici rintracciati ore dopo lo schianto

I punti ancora da chiarire sulle cause dell’incidente sono ancora molti. Il conducente 19enne della vettura, e l'amico, coetaneo, che guidava l'altra macchina sulla scena dello schianto, una Volkswagen Polo, sono indagati dalla Procura di Treviso per omicidio stradale. Nei confronti del secondo si ipotizzerebbe anche l'omesso soccorso; perchè l'utilitaria, su cui si trovavano 4 giovani, dopo aver dato l'allarme si è allontanata dal luogo dello scontro. Erano stati i Carabinieri a rintracciare il conducente, già tornato a casa, e gli altri tre, testimoni cruciali di quanto era successo. Intanto si va chiarendo la dinamica della tragedia, in cui sono morte Eralda Spahllari, 19 anni, e Barbara Brotto, 17 anni. La Bmw '420', Mikele Tatani, il 19enne al volante - tuttora in terapia intensiva a Treviso - l'aveva avuta in prestito dal padre: non era la prima volta. Il giovane, secondo le ipotesi più verosimili, avrebbe perso il controllo della vettura dopo aver urtato la Polo su cui viaggiavano i 4 amici, nel corso di un tentativo di sorpasso, qualcuno parla di una gara di velocità: al momento dell'uscita dalla carreggiata della Bmw è stata stimata intorno ai 140 chilometri l'ora, almeno 90 chilometri oltre il limite, che in via Sant'Antonino è di 50. Le complesse indagini che dovranno chiarire quanto accaduto e stabilire responsabilità sono affidate al sostituto procuratore della repubblica di Treviso, Gabriella Cama.