Veneto, 4 aprile 2023 - "Prima eravamo convinti, e forse avevamo la presunzione di essere indenni da questi fatti; oggi non abbiamo più questa convinzione e abbiamo la certezza che abbiamo infiltrazioni malavitose e mafiose anche in Veneto". Lo ha detto Luca Zaia, presidente della Regione Veneto, chiamato oggi a testimoniare come parte lesa nel processo contro la presenza dei Casalesi a Eraclea, in provincia di Venezia, nell'aula bunker del Tribunale, a Mestre. "Ho fatto il mio dovere - ha sottolineato -, la Regione si è costituita parte civile e sono venuto a deporre come deve fare ogni cittadino. La Regione potrebbe anche, nonostante la legge, non costituirsi parte civile, la legge lo prevede e credo quindi sia un obbligo costituirsi parte civile e denunciare quando qualcosa non va".
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Nell’aula bunker di Mestre
Il processo, in corso da tempo, riguarda attività di stampo mafioso commesse nel Veneto Orientale, tra Eraclea e San Donà di Piave. Numerosi gli imputati che in parte hanno patteggiato, mentre altri sono sotto giudizio per giri di appalti non trasparenti, favori di varia natura e denaro sconosciuto al fisco.
Zaia ha ricordato di essere stato più volte ad Eraclea quand’era assessore al Turismo ma di non aver mai avuto percezione né di essere mai stato informato della presenza di criminalità organizzata.