
Insulti razzisti durante la partita di calcio, la squadra abbandona il campo
Rovigo, 11 marzo 2025 – In una partita di calcio nuovo ‘sfregio’ all’integrazione nello sport. Il deplorevole fatto è accaduto domenica 9 marzo. Al centro sportivo comunale di Badia Polesine (Rovigo) va in scena la partita di campionato prima categoria tra la formazione locale dell’US Badia Polesine e la formazione padovana del Merlara. Sul risultato di un 1 a 0 per i padroni di casa a 15 minuti dal termine succede di tutto. La formazione del Merlara, infatti, ha deciso di lasciare il campo da gioco, quale segno di solidarietà e protesta, in quanto alcuni suoi giocatori di origine africana, avrebbero subito offese con un fine di discriminazione razziale.
L’accusa del Merlara
Si tratta di una vicenda che ha lasciato strascichi e valutazioni sul ‘perché’ ancora oggi sui campi da calcio e non solo, possono verificarsi episodi di questo tipo. Nel merito il dirigente della formazione padovana, Enrico Montagna ha dichiarato pubblicamente come: "Alcuni giocatori di casa hanno inequivocabilmente rivolto gesti e versi di discriminazione razziale nei confronti di alcuni nostri ragazzi di colore e diversi tifosi di casa si sono uniti”. Il dirigente del Merlara, inoltre, ha riferito che all'uscita del campo da gioco una persona gli avrebbe detto: "Lo sapevate a inizio anno che facendo una squadra così multietnica sareste andati incontro a questi problemi". Al momento sulla questione l'Usd Badia Polesine non ha rilasciato dichiarazioni ufficiali.
Cosa può succedere ora
Nel regolamento Figc, l’abbandono del campo solitamente e formalmente potrebbe comportare la sconfitta a tavolino, ma in questo caso si tratterà di capire anche il referto del direttore di gara ed eventuali approfondimenti. Enrico Montagna del Merlara su questo spiega: "non importa se arriverà la sconfitta a tavolino, conta dare un segnale. A un certo punto, uno dei nostri giocatori ha detto 'non ce la faccio più' e abbiamo deciso di fermarci. Abbiamo messo tutto per iscritto e consegnato la dichiarazione ufficiale all'arbitro".
Il ‘caso’ di Polesella
Un fatto simile a quello di Badia Polesine è successo due mesi fa. Precisamente domenica 9 gennaio, in quel caso la partita si giocava a Polesella tra Giovane Italia Polesella e Borgo Anguillara, seconda categoria. Questa è stata sospesa a due minuti dalla fine per insulti razzisti. La formazione padovana stava vincendo 2-1 quando un giocatore del Borgo Anguillara, ha subito fallo al limite dell'area avversaria e rialzandosi ha insultato l'avversario di colore. I toni si sono subito alzati e compagni di squadra e arbitro hanno dovuto bloccare la rissa sul nascere. Il direttore di gara, vicino ai due giocatori, ha sentito l'offesa e ha prima espulso entrambi i giocatori e poi sospeso la partita.