MARIO TOSATTI
Cronaca

Maxi discarica di rifiuti pericolosi a Padova: bombole di gas, estintori e batterie

Scovata dal cielo, era grande 2mila metri quadrati: denunciato il proprietario dell’area che è stata messa sotto sequestro

La maxi discarica abusiva scovata dai finanzieri in provincia di Padova

La maxi discarica abusiva scovata dai finanzieri in provincia di Padova

Padova, 17 aprile 2025 – Un’altra area irregolare dedita alla raccolta di rifiuti. Si tra di un’ennesima operazione in Veneto, dopo quella di qualche settimana fa in Polesine. Nello specifico stavolta i finanzieri del comando provinciale di Padova hanno sottoposto a sequestro un’area di circa 2 mila metri quadrati adibita a discarica di rifiuti speciali classificati come pericolosi e non. Le attività, eseguite dai militari della compagnia di Cittadella con il fondamentale supporto di un elicottero in forza alla sezione aerea di Venezia, hanno origine dalla costante opera di monitoraggio delle aree dislocate nell’alta padovana. In particolare, grazie ai sofisticati strumenti di bordo in dotazione al velivolo, in un terreno ubicato nel Comune di San Giorgio delle Pertiche (PD) è stata individuata la presenza di un’ingente quantità di rifiuti in evidente stato di abbandono.

Molti i materiali pericolosi trovati nell’area

I successivi riscontri hanno permesso di accertare che si trattava di un’area non autorizzata per la gestione dei rifiuti speciali pericolosi e non, in assenza della prevista iscrizione al catasto nazionale dei rifiuti ad opera di un soggetto titolare, fino al 2024, di partita Iva operante nel settore delle confezioni varie per l’abbigliamento. In ragione dei potenziali rischi per la salute derivanti dall’abbandono dei materiali rinvenuti, tra i quali bombole di gas, batterie esauste, estintori, elettrodomestici, le Fiamme Gialle hanno proceduto al sequestro dell’intera area. Seguito dalla denuncia alla Procura della Repubblica di Padova del responsabile per le ipotesi di reato di gestione di rifiuti non autorizzata, punita dalle leggi del Testo Unico Ambientale, di violazione dei sigilli posti dai militari a tutela dell’area sequestrata e di oltraggio a pubblico ufficiale.