MARIO TOSATTI
Cronaca

Peregrinatio corporis di Pio X, restaurata la sua casetta natale: apre il museo del papa di Riese

Inaugurazione il 21 settembre dopo 9 mesi di lavori e l’allestimento di un percorso museale anche virtuale. Dal 6 ottobre il pellegrinaggio delle spoglie di Pio X tra Treviso, Padova e Venezia

La chiesa e casetta a Riese Pio X
La chiesa e casetta a Riese Pio X

Riese (Treviso), 19 settembre 2023 - Nove mesi di lavori, 350 mila euro investiti dal Comune di Riese Pio X, due spazi diversi, adesso amalgamati in un percorso espositivo che diventa anche digitale. Il primo restauro della casetta del pontefice di Riese, Giuseppe Sarto, è appena stato portato a termine. Il momento dell’inaugurazione è fissato il prossimo 21 settembre, con il taglio del nastro alle 17.30 e la successiva messa presieduta dal vescovo Michele Tomasi alle 18.30 nella chiesa parrocchiale.

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Festa del santo patrono

Il 21 settembre, peraltro, è una data importante per i fedeli riesini, è quella della festa del santo patrono Matteo. Inoltre sarà ricordato anche per l’inaugurazione del nuovo percorso dedicato alla poesia religiosa al Parco della Poesia A. Zanzotto, che avverrà pochi minuti prima di quello alla casetta. In questo caso, il percorso è stato realizzato in collaborazione con il Premio di Poesia religiosa di Camposampiero. Un apposito comitato di esperti ha scelto quali poesie portare a Riese Pio X.

La peregrinatio corporis

Si avvicina intanto sempre più la peregrinatio corporis di Pio X, prevista dal 6 al 15 ottobre nel Trevigiano (seguirà nel Padovano e nel Veneziano). Sono attesi migliaia di pellegrini da tutto il mondo, per informazioni sugli eventi e sulle prenotazioni è disponibile il sito papapiox.it.

Il restauro della casetta del papa

Nell’attesa, la casetta del papa (così i riesini chiamano affettuosamente lo spazio) prende nuova vita. Un percorso iniziato anni fa. A seguito delle indagini e dei saggi effettuati presso la casa natale di Pio X, si erano riscontrati alcuni aspetti di criticità conservativa. “È stato perciò deciso di recuperare tutti gli elementi architettonici, costruttivi e decorativi presenti nell’edificio”, spiega Matteo Guidolin, presidente della fondazione Giuseppe Sarto e sindaco di Riese Pio X. Il progetto è stato realizzato dallo Studio Scattola e approvato dalla Soprintendenza di Venezia. È stato previsto un intervento di tinteggiatura e manutenzione degli scuri di Casa Maggion, immobile di proprietà della Fondazione, sede della stessa e del bookshop legato alla casa natale. Uno spazio che in futuro ospiterà anche l’archivio di papa Pio X e spazi per esposizioni temporanee e permanenti. Questo è il vero punto di accoglienza per i pellegrini, che dopo essersi immersi nella storia contadina veneta ed essersi emozionati di fronte agli ex voto che decorano la casa di Pio X, possono recarsi verso il nuovo museo, completamente rivisitato. Lo studio Gatto Tonin Architetti, assieme ad Otium Studio e Disma Srl, ha riordinato le aree aperte pertinenziali, migliorato l’accessibilità, ridisegnato supporti espositivi e l’integrazione all’interno degli ambienti di nuove dotazioni tecnologiche a supporto del percorso espositivo. La riorganizzazione del percorso museale è stata curata da Disma Srl, con la predisposizione dei pannelli introduttivi e del contenuto delle didascalie che rendono il museo parlante.

La casetta del papa diventa museo virtuale

In occasione del restauro, è stata programmata anche la visita virtuale online della casetta (dal 29 settembre su papapiox.it), per rispondere alle esigenze dei fedeli e degli storici, spesso emigranti, che da tutto il mondo vogliono visitare la struttura. Il restauro è stato oggetto di un intervento di digital storytelling da parte di Wow Solution. “L’obiettivo è rendere accessibile e fruibile in modo virtuale la visita del museo, con particolare attenzione alla resa fotorealistica e all’inserimento di contenuti arricchiti di approfondimenti testuali e multimediali”, spiega il ceo, Andrea Pilotto. “Attraverso la direzione artistica virtuale e la costruzione di contenuti immersivi sarà possibile sfruttare questo strumento in ottica di promozione e presentazione, mostrando le attività di restauro anche a chi non ha ancora visitato il Museo Pio X”.