Zaia su alluvione in Emilia Romagna: “Polizza nazionale per le catastrofi”

Ogni anno in Italia “danni da maltempo per un paio di miliardi di euro” afferma, suggerendo un’assicurazione. E ricorda: “Nel 2010 in Veneto 32 sfondamenti arginali, 235 comuni travolti e 2540 imprese e famiglie coinvolte”

Alluvione in Emilia Romagna: numerose vittime e danni ingenti

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Veneto, 21 maggio 2023 - "Si dice che ogni anno in Italia mediamente vi siano danni da maltempo per un paio di miliardi di euro. Allora una polizza catastrofale nazionale, come altri paesi fanno, è un aspetto sul quale riflettere. Perché i cittadini prima o poi dovranno essere aiutati". Lo ha detto il presidente del Veneto, Luca Zaia, parlando dell'alluvione in Emilia Romagna, ospite sulla Rai a 'Mezz'Ora in più' di Lucia Annunziata. 

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Alluvione? Accaduta in Veneto nel 2010

"Non posso dire se ci sono stati errori in Emilia Romagna. Non conosco la situazione" – ha dichiarato il Governatore del Veneto, aggiungendo - "Anche a me è accaduto nel 2010: stavo governando da tre mesi e sembrava che tutti i guai nascessero dal fatto che non avessimo fatto le opere necessarie. La verità è che quell'anno abbiamo avuto 32 sfondamenti arginali, 235 comuni travolti e 2540 imprese e famiglie coinvolte".

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“Non serve tessera di ambientalisti”

Oggi c'è un sentimento di rispetto alla tutela dell'ambiente molto acquisito e non serve avere la tessera di ambientalisti per essere lì ad occuparsi della materia. Penso che ci vuole il buon senso ha aggiunto Zaia. 

“Piave va ripulito o effetto diga”

"Il Piave è un fiume che ha avuto una piena eccezionale nel 1966 – ha ricordato -. Sappiamo che ciclicamente si ripresenterà questa piena. Però al momento abbiamo la necessità di fare interventi in maniera poderosa per ripulire il greto di questo fiume” e “gli invasi alpini”. Ovvio che, ha rimarcato il Governatore, “se si vede il Piave come un parco naturale perché sono cresciuti gli alberi, se dovesse arrivare la piena storica avremo gli effetti della diga dei castori. Gli alberi andrebbero contro le pile dei ponti e rischieremmo l'effetto diga. E così con gli invasi alpini”.

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"Necessario fare opere”

“Bisogna sburocratizzare, far capire che la manutenzione del territorio ci vuole e va al di là dell'essere o non essere ambientalisti” ha aggiunto Zaia, sottolineando che il tema della sburocratizzazione era già stata avanzata da Matteo Salvini ancor prima di diventare ministro delle Infrastrutture, anche “sulla spinta delle istanze dei territori, degli amministratori, dei sindaci. Non penso che ci sia una classe dirigente in Italia che voglia devastare l'ambiente. L'ambiente va tutelato in maniera estrema, ma è necessario che si facciano le opere”.

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