Dolomiti, ingoia una scatola di tonno e rischia di morire: stambecco salvato in alta quota

L'animale è stato avvistato vicino al lago Sorapiss di Cortina D'Ampezzo, nel Bellunese. In gola aveva una scatoletta aperta e arrugginita, abbandonata da escursionisti incivili

Cortina D’Ampezzo (Belluno), 20 agosto 2022 – Inghiotte una scatoletta di tonno e rischia di morire. Non è la storia di un escursionista affamato, ma di un povero stambecco rimasto vittima dell’inciviltà di qualcuno che, dopo aver pranzato in quota, ha abbandonato la scatola di latta aperta in alta montagna. È successo ieri mattina a Cortina D’Ampezzo, dove dei turisti hanno visto lo stambecco sofferente aggirarsi nella zona del lago di Sorapiss, nel Bellunese.

È quindi intervenuta la Polizia provinciale, abilitata all'uso del lancia siringhe, che ha sedato l'animale. Il veterinario ha poi verificato che lo stambecco aveva in gola una vecchia scatoletta di tonno arrugginita che gli impediva di muovere la lingua. Estratta la lattina e curate le lacerazioni provocate dal metallo, l'animale si è subito rimesso: era buona salute ed è stato quindi rilasciato.

Cosa è successo:

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L’intervento del veterinario

L'aiuto per lo stambecco ferito alla bocca è arrivato dal cielo, con il trasporto da parte dell'elicottero dei vigili del fuoco Drago 139, di un veterinario e di una guardia provinciale a circa 2mila metri di quota. È accaduto domenica pomeriggio, quando una guardia parco di Cortina D'Ampezzo e i carabinieri forestali hanno dato l'allarme per lo stambecco ferito.

Il veterinario e una guardia provinciale sono stati sbarcati poco sopra il lago di Sorapis sulle dolomiti bellunesi per prestare soccorso all'animale. Dopo aver anestetizzato l’animale, il veterinario è riuscito a togliere dalla bocca una scatoletta arrugginita di tonno, che impediva il movimento della lingua. Passato l'effetto dell'anestetizzante lo stambecco si è rimesso in piedi e ha ripreso a saltare e dominare le Dolomiti.

Padrin: “Polizia provinciale, ripristinare l'organico

"Ringrazio i nostri agenti, che ancora una volta si sono distinti in un'operazione di grande importanza per la tutela della fauna selvatica. E ringrazio la grande collaborazione tra istituzioni, che ha messo insieme carabinieri forestali, parco d'Ampezzo, vigili del fuoco, Ulss 1 Dolomiti e servizi veterinari", commenta il presidente della Provincia di Belluno, Roberto Padrin.

"Anche in un momento storico di grande difficoltà per il personale, visto che la nostra polizia provinciale è stata dimezzata in termini di organico – continua Padrin – la grande professionalità degli agenti è capace di sopperire ai numeri. L'intervento del Sorapiss rivela la grande importanza di avere un corpo di polizia a tutela della fauna selvatica dolomitica e l'indispensabilità di ripristinare numeri adeguati negli organici delle Polizie provinciali", conclude rivolgendo una dura critica a chi abbandona rifiuti in montagna, dimostrando di "non aver compreso il valore e il pregio dell'ambiente dolomitico".