Quirinale, nominati i tre 'grandi elettori' del Veneto: Zaia, Ciambretti, Possamai

I delegati parteciperanno alle elezioni per il successore di Mattarella alla Presidenza della Repubblica. Europa Verde: "Sono tutti uomini, il Veneto non è a misura di donna”

Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella

Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella

Venezia, 11 gennaio 2022 – Eletti i tre delegati veneti che parteciperanno all'elezione del nuovo Presidente della Repubblica. Una cordata tutta al maschile, come sottolinea l’opposizione, quella nominata dal consiglio regionale, che oggi ha scelto di mandare a Roma il governatore Luca Zaia, il presidente del Consiglio regionale, Roberto Ciambetti e il capogruppo Dem, Giacomo Possamai. I primi due sono stati scelti dalla maggioranza di governo, il terso è espressione dell’opposizione.

La votazione è avvenuta per appello nominale e voto segreto dei consiglieri presenti in aula. I tre delegati voteranno in nome dei cittadini veneti durante l’elezione del 13esimo Presidente della Repubblica Italiana e che succederà a Sergio Mattarella, in carica dal 2015. Insieme ai delegati quelli designati dagli altri consigli regionali, le tre alte cariche del Veneto integreranno il Parlamento in seduta comune.

Ciambretti: “Spero che il nuovo Presidente firmerà l’autonomia del Veneto”

"È un onore quello di rappresentare la Regione del Veneto all'elezione del 13esimo presidente della Repubblica". Lo afferma il presidente del Consiglio regionale del Veneto, Roberto Ciambetti (Lega), commentando la sua designazione tra i grandi elettori del prossimo presidente della Repubblica. "Sento il peso di questa responsabilità e la mia speranza è quella di votare il candidato che sia all'altezza delle sfide che attendono il nostro Paese e che, mi auguro sinceramente, nel corso del suo mandato firmerà l'autonomia del Veneto, così come previsto dalla Costituzione e chiesto dai Veneti con il referendum consultivo del 22 ottobre 2017".

Possamai: “Sarà arduo trovare successore di Mattarella”

“Ringrazio tutta la minoranza per la convergenza sul mio nome, è una fiducia che mi onora e una bella responsabilità”. Queste le parole di Giacomo Possamai, capogruppo del Partito democratico Veneto, scelto dalle opposizioni come grande elettore per la scelta del capo dello Stato, insieme al presidente Zaia e al presidente del Consiglio Ciambetti.

“Saranno giornate impegnative – aggiunge – e lo testimonia la fibrillazione di questi giorni. Non sarà semplice trovare un successore all'altezza di Mattarella, un nome veramente rappresentativo di tutti gli italiani, garante della Costituzione e che sia un punto di riferimento per le sfide che ci attendono”.

Europa verde: “Il Veneto non è a misura di donna”

Sebbene i tre grandi elettori nominati siano figure "di rilievo e indiscusso valore", la nomina è stata "un'altra occasione sprecata" che dimostra che ancora oggi "il Veneto non è a misura di donna". La critica arriva dalla consigliera regionale di Europa Verde, Cristina Guarda, che ha comunque partecipato alla votazione esprimendo il suo sostegno a Possamai, figura individuata dalla minoranza.

"L'aula non può sottrarsi a una riflessione sull'ennesima dimostrazione di incoerenza in termini di rappresentatività di genere. È singolare come oggi ci si appresti a votare in aula un provvedimento storico per la nostra regione, il Pdl 76 volto a ridurre il gap salariale tra uomini e donne in Veneto, però poi l'istituzione nella quale siamo stati eletti, grazie al voto anche delle donne venete, verrà rappresentata da soli uomini in occasione dell'elezione del nostro prossimo capo dello Stato", attacca Guarda. "Donne capaci e competenti non mancano all'interno del nostro Consiglio o della giunta, a mancare invece sono coraggio e sensibilità: un aspetto su cui devono riflettere maggioranza e opposizione".