Elezioni 2022, candidati alle politiche del Veneto e fac simile della scheda elettorale

Tutti i candidati di Camera e Senato

Elezioni 2022, i collegi del Veneto

Elezioni 2022, i collegi del Veneto

Venezia, 22 settembre 2022 – Il Nord Est è un terreno di gioco su cui punta il centrodestra, che lascia spazio alle candidature del territorio per conquistare il primato. A cercare di arginare la vittoria è il centrosinistra, che in Veneto ha schierato l’artiglieria pesante con i big della politica nel tentativo i replicare il risultato inatteso di Damiano Tommasi, che a giugno ha sfilato la vittoria a Lega e Fratelli d’Italia. Non sarà facile, visto che ormai il Veneto – ribattezzato il “Texas d’Italia” – è considerata la regione più a destra del Paese. 

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Sommario:

Centrodestra

Sono alte le aspettative tra la coalizione del centrodestra – trainata da Fratelli d’Italia, che punta a Giorgia Meloni premier, alleata con Forza Italia, Lega e la lista “Noi moderati”, tra cui spicca il simbolo di Coraggio Italia del sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro – portandola a candidare nomi del territorio. Perfino la padovana Maria Elisabetta Alberti Casellati, presidente del Senato, è stata candidata in Basilicata, mentre il collegio uninominale di Padova è stato assegnato alla bolognese Annamaria Bernini, capogruppo a Palazzo Madama.

A fare la differenza, saranno i territorio, come la lista del sindaco lagunare Luigi Brugnaro, Noi moderati, che potrebbe ottenere risultati al di sopra della aspettative nel territorio del Veneziano. Tra i temi caldi della campagna elettorale, c’è l’autonomia delle regioni, spinta con forza dal governatore Luca Zaia, oltre al caro bollette e alla flat tax.

Centrosinistra e terzo polo: la controffensiva

Il centrosinistra schiera i big della politica, nel tentativo di guadagnare terreno. Il segretario Enrico Letta è capolista nel collegio della Camera che comprende Padova, Vicenza e Verona, stesso territorio che vede l’ex ministra Beatrice Lorenzin capolista all’uninominale del Senato. A sfidarla c’è Carlo Calenda, capolista dell’alleanza Azione-Italia Viva.

Elezione quasi sicura per Andrea Martella (Senato), Alessandro Zan e Alessia Rotta (Camera), oltre che l’ex paladina delle battaglie studentesche, Rachele Scarpa, e il padre del Ddl contro l’omofobia, Alessandro Zan. A sorpresa è candidato in Veneto anche l’ex sindaco di Torino, Piero Fassino (Camera), al secondo posto dopo la giovanissima Rachele Scarpa nel collegio di Venezia. Nella circoscrizione Europa, anche il virologo Andrea Crisanti, ex braccio destro di Zaia nella battaglia al Covid.

La leader di Più Europa, Emma Bonino, è capolista al Senato all’uninominale per Rovigo e Venezia, Carlo Calenda traina il collegio. L’obiettivo del Terzo Polo, nato dall’alleanza di Italia Viva e Azione, punta al 20% dei voti. Tra i temi portati in campagna elettorale, quello di “sganciare il prezzo del gas dalle rinnovabili, che vuol dire diminuire del 40% il costo della bolletta”. Nessun nome noto a livello nazionale nemmeno per il Movimento 5 Stelle, Conte punta sul Sud e lascia al territorio le regioni in bilico. Tra le proposte del centrosinistra, il salario minimo, scuola con un contributo economico per gli studenti e smart working. Trai cavalli di battaglia del M5S, il reddito di cittadinanza rafforzati.

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