Emergenza Ucraina, come funziona la macchina dell'accoglienza in Veneto

Numero verde della Protezione civile, conto corrente per le donazioni, modulo ospitalità online. La situazione sui tamponi Covid e i nuovi arrivi

Venezia, 7 marzo 2022 - "Abbiamo già 𝐮𝐧 𝐦𝐢𝐠𝐥𝐢𝐚𝐢𝐨 𝐝𝐢 𝐩𝐫𝐨𝐟𝐮𝐠𝐡𝐢 𝐞𝐧𝐭𝐫𝐚𝐭𝐢 𝐞 𝐩𝐫𝐞𝐬𝐞𝐧𝐭𝐢 𝐢𝐧 𝐕𝐞𝐧𝐞𝐭𝐨, un dato che desumiamo dal numero di tamponi effettuati dalle Ulss. Stando ai dati della Protezione Civile, si stima un flusso potenziale di circa 50.000 ucraini verso il Veneto", fa previsioni e si affida ai numeri per organizzare gli aiuti per i rifugiati ucraini il presidente del Veneto Luca Zaia. 

Il conto corrente regionale

Sul conto corrente regionale sono arrivati circa 𝐦𝐢𝐥𝐥𝐞 𝐛𝐨𝐧𝐢𝐟𝐢𝐜𝐢 𝐩𝐞𝐫 𝟏𝟒𝟑.𝟖𝟔𝟎 𝐞𝐮𝐫𝐨 totali. I contributi saranno utilizzati per la gestione dei profughi qui in Veneto. Queste le coordinate: Iban IT65G0200802017000106358023, intestato a REGIONE DEL VENETO, causale SOSTEGNO EMERGENZA UCRAINA, Bic/swift UNCRITM1VF2. "Il grande cuore dei veneti ha cominciato a battere forte e sono sicuro che versamenti e cifre continueranno a salire. A tal proposito faccio anche un appello a industriali e imprenditori perché aderiscano e facciano pervenire il loro contributo come fu, in grande stile, per l'emergenza Covid", commenta Zaia.

Attivo il modulo online per offrire ospitalità

 Abbiamo attivato un 𝐦𝐨𝐝𝐮𝐥𝐨 𝐨𝐧𝐥𝐢𝐧𝐞 𝐩𝐞𝐫 𝐜𝐡𝐢 𝐯𝐨𝐥𝐞𝐬𝐬𝐞 𝐦𝐞𝐭𝐭𝐞𝐫𝐬𝐢 𝐚 𝐝𝐢𝐬𝐩𝐨𝐬𝐢𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐩𝐞𝐫 𝐨𝐬𝐩𝐢𝐭𝐚𝐫𝐞 𝐢 𝐩𝐫𝐨𝐟𝐮𝐠𝐡𝐢 (al momento non c'è necessità ma creiamo comunque un database per ogni ersigenza). Il modulo è reperibile all’interno del sito web della Regione (www.regione.veneto.it) alla sezione Emergenza Ucraina, o compilato online qui > https://bit.ly/35uIAYh. Lo stesso form raccoglie ogni tipo di disponibilità, anche di lavoro o trasporti o attività per bambini. 

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Il numero verde della Protezione civile

E' attivo per qualunque disponibilità il numero verde della Protezione Civile del Veneto: 𝟖𝟎𝟎.𝟗𝟗𝟎𝟎𝟎𝟗, che ha già ricevuto mille telefonate da parte di persone che, a vario titolo, hanno messo a disposizione 2.000 posti per accoglienza.

La situazione e i nuovi arrivi

"Sono 𝐢𝐧 𝐚𝐫𝐫𝐢𝐯𝐨 𝟏𝟓 𝐮𝐜𝐫𝐚𝐢𝐧𝐢 𝐜𝐨𝐧 𝐝𝐢𝐬𝐚𝐛𝐢𝐥𝐢𝐭𝐚̀, che ospiteremo nell'ospedale dismesso di Noale. Ancora non abbiamo contezza sulle loro condizioni né sulla presenza di eventuali congiunti che viaggino con loro", spiega Zaia.  "Stiamo ragionando sulla 𝐫𝐞𝐚𝐥𝐢𝐳𝐳𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐝𝐢 𝐮𝐧 𝐡𝐮𝐛 - aggiunge il governatore - un piazzale con una struttura al coperto dove chi arriva trova tamponi, prime informazioni, indicazioni utili per muoversi in Italia. Garantiamo la possibilità di vaccinarsi, poi la possibilità di spostarsi con tampone per 5 giorni, per poter raggiungere parenti o alloggio".