Belluno, 14 agosto 2024 – Ferragosto, tutto esaurito sulle cime delle Dolomiti. Boom di turisti stranieri in diverse località della montagna, dove quasi tutte le strutture sono sold out. Quest’anno le vette del Veneto, ma anche le zone del Trentino Alto Adige e del Friuli, sono gettonatissime tra i vacanzieri in arrivo dalle rotte classiche – Germania, Francia e Spagna – ma anche dai turisti statunitensi. E la novità 2024 sono i turisti dell’Europa dell’Est.
“L'estate sembra davvero ben avviata verso numeri molto positivi per il settore, anche se per avere la conferma dei numeri bisognerà attendere fine stagione. La settimana di Ferragosto è da tutto esaurito e che ci sono buone prospettive anche per la fine di agosto e l'inizio di settembre”, dice la consigliera provinciale di Belluno delegata al turismo, Vanessa De Francesch.
Il caso Alleghe: piace agli States
All'ufficio turistico di Alleghe, i numeri palano da soli. Tra le presenze, anche qualche turista in arrivo anche dagli Stati Uniti. Un trend, come conferma il direttore dell'ufficio Paolo D'Imperio, che era cominciato già prima del Covid ed è letteralmente esploso lo scorso anno e negli ultimi mesi.
Flussi di spagnoli cominciati ancora ad aprile e continuati per tutto il corso dell'estate. “Moltissimi arrivano in camper – segnalano dall'ufficio turistico – già con le idee molto chiare sul tour da fare in Dolomiti, con tappe irrinunciabili nel Bellunese”.
Novità sul Civetta: turisti dell’Est
La novità dell'estate è “quella di una abbastanza vasta presenza anche dall'Est Europa: si tratta di turisti che solitamente sceglievano Alleghe e il comprensorio del Civetta solo per lo sci invernale, ma che evidentemente si sono appassionati alla località e stanno tornando anche per le ferie d'estate".
Alleghe e le Dolomiti "stanno diventando anche una meta estiva per questa fetta di turisti che contavamo solo in inverno: la cosa non è affatto scontata, perché le attività della montagna sono molto diverse da stagione a stagione. È un segnale molto incoraggiante per la grande sfida del turismo in Dolomiti: destagionalizzare, così da creare un mercato anche al di fuori dello sci e delle ferie estive", evidenzia De Francesch.
“Il nostro lago rischia di scomparire”
Tra le attrazioni più apprezzate dai turisti c'è sicuramente il lago, che in questi giorni è frequentato sia sulle sponde – da chi prende il sole a chi fa le passeggiate lungolago – sia sull’acqua per le escursioni in barca e pedalò. Un lago su cui il sindaco Danilo De Toni chiede attenzione. “Il nostro bacino ha bisogno di manutenzione, perché ogni anno entrano dai 10 ai 20 mila metri cubi di materiale, soprattutto detriti. Questo significa che il livello dell'acqua si abbassa”, piega il primo cittadino.
“Senza la giusta e continua manutenzione, il nostro lago perde di valore e alla lunga rischia di scomparire. Ricordo solo che quando si formò, l'acqua arrivava a mezzo miglio da Caprile, mentre oggi è a oltre tre chilometri, e la profondità si è notevolmente ridotta", conclude De Toni.