Obbligo Green pass, tutto esaurito in Veneto per i tamponi: "Autorizzare i test rapidi"

Il governatore Zaia: ad oggi possibili 120mila analisi al giorno ma i lavoratori non vaccinati sono 590mila. "Situazione difficilmente gestibile"

Lettore di green pass: da venerdì sarà obbligatorio in tutte le aziende

Lettore di green pass: da venerdì sarà obbligatorio in tutte le aziende

Veneto, 12 ottobre 2021  "Si prenda atto che il 15 ottobre ci sarà una marea di lavoratori che non potrà avere il Green Pass, e non perché non ha voluto fare il tampone, ma perché non è stato possibile farlo fisicamente". É il grido d'allarme rilanciato oggi dal presidente del Veneto, a margine della presentazione di Vinity Special Edition.

Già ora, ha sottolineato Zaia, "abbiamo i lavoratori che ci dicono che sono andati a prenotarsi il test ma non c'è più posto da nessuna parte e vuol dire che quel lavoratore ha fatto tutto quel che doveva fare ma non ha trovato una risposta dal pubblico o dal privato". E per questo "penso che diventerà una situazione veramente difficilmente gestibile". 

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I conti dei tamponi non tornano

Zaia ha tradotto la sua preoccupazione in numeri: "In Veneto l'84% dei cittadini ha intrapreso percorso della vaccinazione (gli immunizzati con ciclo completo sono al 71,1%; la percentuale sale al 75% se si prende in considerazione anche chi ha effettuato la prima dose e all'83,5% se si considerano anche prime dosi, fuori regione e prenotati, ndr) ma resta un 16% che è rappresentato anche da lavoratori. Sono circa 590.000 veneti in età lavorativa che se vorranno andare a lavorare avranno la necessità ogni 48 ore di avere un tampone. Qual'è la capacità produttiva dei tamponi in Veneto? Il sistema pubblico e le farmacie sono in grado di arrivare a 120 mila. Quindi è inevitabile che non si riesca a erogare il servizio a tutti", spiega il presidente regionale. E questo "accade anche per i colleghi delle altre Regioni. Quindi perché non si fa un salto di qualità e non si dà la possibilità alle imprese di utilizzare i test rapidi autorizzati, che sono gli stessi che si fanno in giro per il mondo?"

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I tamponi rapidi in azienda servono come screening

L'appello di Zaia al Governo: "La soluzione è una sola: riconoscere la validità del tampone fai da te, come avviene negli altri paesi europei, e quindi la possibilità da parte delle aziende di fare in autonomia lo screening ai loro dipendenti. Avremmo così anche uno screening preciso della realtà dell'epidemia sul territorio", ha spiegato Zaia che poi ha tenuto a sottolineare che: "l'imprenditore è la prima persona ad avere interesse di non trovarsi un positivo nel suo sistema produttivo. Purtroppo, ad oggi è vietato a chiunque fare test fai da te nel mondo del lavoro".

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Nessun 'effetto green pass' sui vaccini

Se l'obbligatorietà del Green pass, che già esisteva per entrare nei locali e che dal 15 ottobre riguarderà tutti i lavoratori del settore pubblico e privato, doveva spingere gli indecisi ad effettuare il vaccino, l'effetto, in Veneto, non è stato ottenuto e, comunque, non può rappresentare una soluzione entro i prossimi 2 giorni.

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Le prenotazioni di nuovi vaccini ad oggi sono circa 4.500 al giorno - ha detto Zaia -. Se pensassimo che la montagna dei 590.000 teorici lavoratori veneti ancora da vaccinare si vaccini prima di venerdì vi dico che a 4.500 al giorno per venerdì ne avremo, se siamo bravi, 15.000".