Guerra Ucraina, Zaia: "Sanzioni alla Russia? Si colpiscono le aziende venete"

“Bisogna farla finire questa guerra” è l'appello del governatore Luca Zaia. Il Veneto aiuta i profughi: a Occhiobello mense e trasporti scolastici gratis per i bambini ucraini

Luca Zaia, presidente della Regione Veneto

Luca Zaia, presidente della Regione Veneto

Venezia, 10 maggio 2022 - "Basta guerra, le sanzioni colpiscono le nostre imprese". A dirlo è il governatore veneto, Luca Zaia, deciso a trovare una strada per la tregua tra Russia e Ucraina.  "Bisogna farla finire questa guerra, per i morti, anzitutto, ma anche per le sanzioni che colpiscono pure le nostre imprese”, dice il presidente del Veneto. "Putin ha anche detto, ho letto sui giornali, che è disponibile. Se la strategia è quella di far deporre le armi a Putin a forza di sanzioni, ho l'impressione - fa sapere Zaia  - che anche se raggiungessimo questo obiettivo, la guerra durerà anni".

"Non bisogna essere ipocriti, prima viene la vita dei cittadini. Le sanzioni le condividiamo ma per quanto potranno le nostre imprese e i nostri cittadini subire il loro ritorno? Perché parliamoci chiaro: il prezzo del gas è quintuplicato, l'inflazione sale, gli altri costi e prezzi vanno alle stelle. Le imprese che non riescono più a produrre quanti mesi potranno andare avanti così?", conclude Zaia. 

Occhiobello, mense e scuolabus gratis per i profughi

Esenzione totale dal pagamento delle tariffe per mensa e trasporto scolastico. Si tratta di quanto deciso nel Comune di Occhiobello per i bambini ucraini inseriti nei plessi scolastici del territorio. L’integrazione e l’accoglienza dei profughi che, dal mese di marzo, sono ospitati in famiglie occhiobellesi, si concretizza anche agevolando la fruizione dei servizi scolastici. La giunta municipale della sindaca Sondra Coizzi ha approvato in questi giorni che, fino a fine anno e, in caso di necessità qualora dovesse protrarsi l’emergenza dovuta al conflitto, le famiglie ucraine non pagheranno la mensa scolastica e lo scuolabus.

La frequenza a scuola è subordinata al rispetto di quanto prevede la normativa nazionale e regionale in ambito sanitario sulle vaccinazioni obbligatorie. La possibilità di fruire di servizi scolastici è una misura, quindi, a supporto e sostegno a famiglie ucraine in fuga dalla guerra per le quali la comunità occhiobellese si è mossa sin dai primi giorni attivandosi per trovare soluzioni alloggiative e beni di conforto a fronte di un’emergenza umanitaria. “Il diritto all'istruzione – interviene l’assessora alla pubblica istruzione, Lorenza Bordin - è fondamentale anche per i bambini e le bambine ucraine che hanno dovuto lasciare tutto a metà anno scolastico, la scuola crea un ambiente di serenità in cui ritagliare una ‘bolla’ di normalità in cui gli studenti possano esprimersi al meglio anche in mezzo a questa grande confusione che ha creato la guerra”.