Ingorgo fiscale in Veneto, le scadenze per le imprese: cosa succederà il 30 novembre

L’allarme lanciato dalla Cgia di Mestre: in arrivo uno "stress test" per la regione. Saranno versati 69 miliardi all’erario

Agenzia delle Entrate

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Venezia, 5 novembre 2022 - È in arrivo l'ingorgo fiscale di novembre, che per l'erario è da sempre il mese con maggiori incassi. Dalle scadenze del 16 e del 30 novembre prossimi, infatti, il fisco incasserà 69 miliardi di euro, secondo una stima elaborata dall'Ufficio studi della Cgia di Mestre (Venezia). Le imprese, in particolare, saranno chiamate a versare l'Iva (19 miliardi), l'Ires (16,2 miliardi), le ritenute dei dipendenti e dei collaboratori (12,5 miliardi); seguono l'Irap (10,9 miliardi), l'acconto Irpef dei propri dipendenti (7,3 miliardi) e anche le ritenute d'acconto sui compensi dei professionisti (1,2 miliardi).

Novembre, sottolinea l'associazione artigiana, costituisce un vero e proprio ‘stress test’ che permetterà agli imprenditori di misurare la tenuta finanziaria delle proprie attività. È auspicabile - commenta in una nota la Cgia di Mestre - che in tempi ragionevolmente brevi il nuovo Governo provveda a tagliare drasticamente le imposte, al fine di 'ammorbidire' anche i versamenti relativi alle scadenze più critiche di ogni anno, ovvero, i mesi di giugno-luglio e di novembre-dicembre". Anche il prossimo mese di dicembre sarà particolarmente impegnativo sul fronte fiscale. Entro il 16 dicembre, infatti, le aziende dovranno versare i contributi previdenziali, assistenziali e le ritenute Irpef dei propri dipendenti e collaboratori. Dovranno, inoltre, pagare l'acconto dell'imposta sostitutiva sui redditi da rivalutazione del Tfr, il saldo dell'Imu su capannoni, uffici, negozi e l'Iva del mese di novembre, sempre che si tratti di contribuenti mensili. Infine, entro Natale dovranno liquidare anche le tredicesime ai propri dipendenti.