Legambiente: "Qualità aria in Veneto è drammatica: servono misure eccezionali"

Verona, Padova, Venezia, Vicenza e Treviso tra le città più inquinante d'Italia. "Investito 1 miliardo di euro ma parametri Oms in Veneto sono improponibili"- replica Bottacin

Smog da bollino rosso: le misure adottate a Venezia e in altre città

Smog da bollino rosso: le misure adottate a Venezia e in altre città

Veneto, 3 febbraio 2022 - La qualità dell'aria in Veneto "è drammatica" e se da un lato "la situazione orografica è decisamente un dato di fatto, dall'altro questo impone la messa a terra di misure eccezionali e strutturali". Lo afferma Luigi Lazzaro, presidente di Legambiente Veneto, commentando il rapporto 'Mal'aria 2021' redatto dall'associazione, che vede cinque capoluoghi veneti tra le città più inquinante d'Italia. E oggi, "con mezza regione in allerta rossa (per il superamento dei limiti di Pm10, ndr), la limitazione del traffico, assolutamente necessaria, non è sufficiente", ma è "importante che tutti facciano la propria parte, i sindaci devono far rispettare le ordinanze e utilizzare i fondi del Pnrr per risanare l'aria, mentre la Regione deve impegnarsi per l'attivazione di strategie complessive in sinergia con le politiche ambientali nei settori dell'agricoltura e dell'energia".  Smog, al Veneto la maglia nera di 'Mal'aria' con 4 capoluoghi fuorilegge e 2 al limite Secondo il rapporto di Legambiente, Vicenza, Verona, Padova, Venezia e Treviso hanno una concentrazione media annuale di Pm10 di 30 nanogrammi per metro cubo, quando il limite per la tutela della salute stabilito dall'Organizzazione mondiale della Sanità è di 15 nanogrammi per metro cubo. I cinque capoluoghi veneti superano poi anche il limite fissato dall'Oms per il Pm2.5, che è di cinque nanogrammi per metro cubo, e nello specifico Vicenza ha una concentrazione media annuale di 22 nanogrammi/mc, Treviso di 20, Venezia di 24, Padova di 21 e Verona di 20 nanogrammi/mc. Le cose vanno leggermente meglio per quanto riguarda l'No2, in quanto nessun capoluogo veneto rientra nella lista delle città più inquinate di'Italia stilata da Legambiente per questo inquinante.

La Regione: "Investito 1 miliardo, ma parametri Oms improponibili"

Il "precario stato di salute dell'aria veneta di queste ore" preoccupa anche l'assessore regionale all'Ambiente, Gianpaolo Bottacin, che si dice "sulla stessa lunghezza d'onda del presidente regionale di Legambiente, quando afferma che ciascuno deve fare la propria parte perché, la partita dell'ambiente non è e non deve essere una partita dove esiste un solo giocatore, ma dove devono entrare in campo più giocatori". Smog, dopo la maglia nera di Mal'aria, Veneto porta a 13 milioni fondi rottamazione auto Da questo punto di vista, "la Regione del Veneto mantiene sempre altissima l'attenzione", assicura Bottacin ricordando che "gli ultimi dati di Arpav evidenziano, in Veneto, un dimezzamento degli inquinanti nell'aria", e che "negli ultimi tre anni la Regione ha investito circa un miliardo di euro, dando avvio a oltre una settantina di misure, tra efficientamento energetico degli edifici, aggiornamento del parco circolante, aggiornamento del trasporto pubblico".  Detto questo, sostiene l'assessore, "sappiamo e dobbiamo onestamente esserne consapevoli tutti, che i parametri proposti da Oms (Organizzazione Mondiale della sanità)sono tecnicamente improponibili nella nostra regione, a meno che non chiudiamo il bacino veneto come ha suggerito qualcuno di recente, spostando i veneti e le loro attività altrove".