Medico no-vax arrestato nel Vicentino. L'accusa: vaccini e tamponi fasulli ai pazienti

Giorgio Schiavo Sterzi è finito ai domiciliari. Ad insospettire la Ulss 8 è stato l'aumento improvviso di pazienti, quasi raddoppiato in un anno. Indagate altre 7 persone

Vaccinazioni anti Covid

Vaccinazioni anti Covid

Vicenza, 9 agosto 2022 – Vaccini e tamponi fasulli per fare ottenere il Green pass ai proprio pazienti. È questa l’accusa che ha portato gli arresti domiciliari il medico vicentino Giorgio Schiavo Sterzi, finito in un’indagine sulle finte certificazioni anti Covid insieme ad altre sette persone. A fare insospettire i carabinieri di Valdagno, nel Vicentino, è stato l’improvviso aumento di pazienti del medico di base che, in meno di un anno, è passato da 891 a 1.461 mutuati. Secondo gli inquirenti, all'inizio il medico simulava le vaccinazioni e poi, dopo l'arresto di due colleghi Novax, somministrava in modo minimale il vaccino anti Covid.

Le indagini sono state avviate nel mese di marzo, in seguito alla segnalazione della dirigenza dell'Ulss 8 Berica sull'anomalo incremento di assistiti seguiti da Schiavo Sterzi. Quello che ha insospettito gli investigatori è che nelle liste del medico risultavano numerosi pazienti esentati dalla vaccinazione per diverse patologie.

Simulava le vaccinazioni

L’indagine degli inquirenti si sono avvalse anche di intercettazioni telefoniche sul cellulare del medico e di intercettazioni ambientali all'interno degli studi medici, che si trovano nei comuni di Castelgomberto e Trissino. È emerso che il medico praticava la simulazione dell'esecuzione dei tamponi e anche delle vaccinazioni, con il rilascio successivo del Green pass.

Negli ultimi mesi, c'era stato anche un afflusso rilevante di richieste dei pazienti, ai quali il medico eseguiva in molti casi l'inoculazione in misura minimale del vaccino, forse spaventato dopo l'indagine della Questura di Vicenza che aveva portato nei mesi scorsi all'arresto di altri due medici Novax, che iniettavano finti vaccini con il rilascio del certificato verde. Con il medico vicentino sono state sottoposte ad indagini altre sette persone.