Minacce no vax a Vicenza, Zaia torna nel mirino. "Il green pass è nazista"

Dopo le scritte apparse a Padova, stanotte lo stesso "collettivo no-vax" ha fatto incursione ala sede delal Lega vicentina

Le minacce a Zaia apparse a Padova

Le minacce a Zaia apparse a Padova

Vicenza, 16 aprile 2022 – Minacce no-vax a Zaia, scritte apparse sui muri Vicenza firmate con la doppia V inserita in un cerchio, simbolo del “collettivo” contro i vaccini di chiara allusione alla stagione delle Brigate Rosse. “Il vax uccide”, “Il Green Pass è nazista”, e ancora: “Il Governo mente”. Sono alcune delle frasi apparse stanotte sulla sede della Lega vicentina, attacchi scritti con la vernice spray all’ingresso della sezione di via Oreficeria e nel parcheggio adiacente,per mano di persone ancora da identificare. Stamattina sono scattate le indagini, è il secondo attacco al governatore dopo le minacce spuntate nei giorni scorsi a Padova.

Zaia: “Ci fanno passare per nazisti”

“Forse la modalità migliore è non commentare proprio certi atti – è la reazione del governatore legista, Luca Zaia –: questa non è una guerra tra bande, non siamo neanche degli oppressori. Il tema dei vaccini è stato dato come opportunità dai diversi Governi, le regioni hanno applicato le campagne vaccinali in modo volontario, da qui a passare come dei nazisti e offese varie per avere somministrato i vaccini ai cittadini in modo volontario". Lo ha ribadito il presidente del Veneto, Luca Zaia, tornando sulle scritte apparse sull'edificio di Azienda Zero a Padova e della Lega a Vicenza contro il presidente del Veneto e la politica sanitaria regionale.

"Il dibattito sul green pass poi – ha aggiunto il governatore – lo giro a livello nazionale, ognuno ha i suoi pensieri e modalità di gestione della pandemia, ma trovo fuori luogo quello che sta accadendo, al di là delle offese e dei danni che vengono fatti a edifici pubblici o privati", ha concluso.

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Le reazioni

"Ancora minacce e offese contro il presidente Zaia – dicono Giuseppe Pan e Milena Cecchetto dell’Intergruppo regionale Lega-Liga Veneta – e anche in questo caso, come già accaduto la scorsa settimana a Padova, vergate nel cuore della notte, dimostrando l'assenza di coraggio nell'uscire allo scoperto. Ci auguriamo, però, che le telecamere abbiano registrato tutto, in modo tale da rendere nota l'identità di chi preferisce creare paura nascondendosi dietro una sigla e un collettivo 'no vax'. Noi continuiamo ad appoggiare il nostro presidente e i suoi sforzi per la sicurezza sanitaria di tutti i veneti".

“Condanniamo questi atti scellerati – ha detto Alberto Stefani, commissario regionale della Lega in Veneto – non siamo disposti a concedere spazio a missive minacciose come questa alla quale abbiamo assistito”. E continua: "Siamo di fronte a persone che non sanno con chi prendersela e che arrivano a negare la scienza e l'evidenza pur di vedere confermate le loro assurde teorie complottiste. Speriamo che, proprio come già accaduto a Padova, le forze dell'ordine riescano a risalire ai responsabili di questo vile gesto, dando un nome e un volto a chi, proprio come i leoni da tastiera, non ha il coraggio di esprimere le proprie opinioni alla luce del sole, argomentandolo con tesi valide.Il dissenso è legittimo, ma la violenza non può mai essere tollerata".