Morti sul lavoro in Veneto, la zona rossa si avvicina: 38 decessi in 5 mesi

È la seconda regione per infortuni mortali e la tendenza è in aumento. A Rovigo l'incidenza più alta, Treviso maglia nera per le denunce. Tutti i dati dell'Osservatorio di Mestre

Infortuni sul lavoro

Infortuni sul lavoro

Venezia, 1 luglio 2022 – L’allarme morti bianche è in aumento, il Veneto rimane in zona arancione. In pochi mesi, è passata dalla sesta alla seconda posizione nella classifica nazionale delle regioni con l'incidenza più alta di morti sul lavoro. Il rischio è di finire presto in zona rossa, a dirlo sono i dati. Nei primi cinque mesi dell’anno, infatti, sono già 38 le morti bianche avvenute in regione: 28 decessi sul posto di lavoro e 10 in itinere, cioè incidente avvenuti nel percorso da casa al lavoro. Lo scorso anno erano state 35 in 12 mesi. Alla fine del 2021, il Veneto era la sesta regione per morti bianche.

Morti bianche, cosa succede nel Veneto:

Rischio mortalità oltre la media nazionale

“L'emergenza cresce in regione. E il Veneto rimane al secondo posto nella graduatoria nazionale per numero di decessi in occasione di lavoro, che sono 268 in tutto il Paese", evidenzia l'Osservatorio Vega Engineering diffondendo i dati che mantengono il Veneto "nella zona arancione" di rischio per la sicurezza sul lavoro.

Secondo il metodo di calcolo dell'Osservatorio sicurezza di Mestre, il Veneto rientra nella classe di regioni con un'incidenza infortunistica compresa tra il valore medio nazionale ed il 125% dell'incidenza media nazionale. "La zona arancione è un risultato assai sconfortante. Significa che il rischio di mortalità sul lavoro, cioè il rapporto tra infortuni e popolazione lavorativa, è più che preoccupante, superiore alla media nazionale – spiega Mauro Rossato, presidente dell'Osservatorio di Mestre – anche perché il Veneto così non fa altro che avvicinarsi alla zona rossa".

“Drammatica inversione di tendenza”

Tra l'altro da questi numeri "sono quasi completamente spariti gli infortuni mortali per Covid", sottolinea Rossato. Nel primo quadrimestre del 2021, i morti per Covid erano 13 su 26, nel 2022 solo 1 su 27. Significa che "gli infortuni mortali accaduti durante il lavoro, esclusi i casi Covid, sono aumentati ancor di più rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso”, continua Rossato. “E sono addirittura aumentati rispetto ai primi cinque mesi del 2019, pre-pandemia, quando erano 31, contro i 38 di quest'anno”.

“Si tratta – dice Rossato – di una drammatica inversione di tendenza, soprattutto considerando che il Veneto negli ultimi quattro anni aveva incidenze di mortalità che lo collocavano sempre tra la zona bianca e la zona gialla, e quindi era tra le regioni più virtuose a minor rischio di mortalità".

A Rovigo l’incidenza più alta di morti

La zona arancione, quella in cui rientra il Veneto, è la fascia che – dopo la rossa – raggruppa le regioni con l'incidenza tra le più alte per gli infortuni mortali sul lavoro e dunque superiore alla media nazionale. Da gennaio a maggio 2022, infatti, il Veneto ha un'incidenza infortunistica d13,5 casi per un milione di lavoratori, compresa tra il valore medio nazionale ed il 125% dell'incidenza media nazionale, che si attesta a 11,9 morti sul lavoro per un milione di occupati.

È Rovigo la provincia veneta in cui i lavoratori rischiano di più (indice di incidenza pari a 32,3 contro una media regionale di 13,5). Seguono Belluno (23,3), Verona (19,8), Vicenza (18,7), Venezia (17,2), Padova e Treviso (2,6). Per quanto riguarda il numero dei decessi in occasione di lavoro, nei primi cinque mesi del 2022 sono 28 e vengono rilevati in provincia di: Verona (otto), Vicenza (sette), Venezia (sei), Rovigo (tre), Belluno (due), Padova e Treviso (uno).

Treviso maglia nera per denunce

Inoltre, nei primi cinque mesi dell'anno crescono del 43,2% le denunce di infortunio: erano 27.177 a fine maggio 2021, sono 38.936 nel 2022. Sanità, attività manifatturiere e trasporti sono i settori più colpiti. Alla provincia di Treviso la maglia nera in regione per il più elevato numero di denunce totali di infortunio: 7.775 in in tutto. Seguono: Vicenza (7.692), Verona (7.168), Venezia (7.164), Padova (6.102), Belluno (1.592) e Rovigo (1.443). Infine, sono 16.784 le denunce delle donne lavoratrici e 22.152 quelle degli uomini.