È morto Pasquale Bergamin, imprenditore del mobile. Zaia: "Un pioniere"

È stato protagonista, assieme alla sua famiglia di una grande storia imprenditoriale veneta e italiana negli anni '30. I funerali a Portogruaro

Venezia, 2 novemebre 2022 - È morto a 88 anni a Portogruaro, Pasquale Bergamin capostipite della dinastia del mobile in Veneto e Friuli. Un'impresa avviata negli anni Trenta con il padre Alessandro, diventata negli anni una delle grandi storie imprenditoriali del nordest e d'Italia. 

Questa sera mercoledì 2 novembre alle ore 19.30 al Santuario Madonna di Fatima di Portogruaro, sarà recitato il Santo Rosario. I funerali avranno luogo giovedì 3 novembre alle ore 11.00, nella Chiesa Parrocchiale di Sant'Agnese di Portogruaro. 

La storia dell'azienda

I primi negozi (Latisana, Portogruaro e San Donà) sono nati nelle zone di mercato come magazzini per lo stoccaggio di materiali per l'agricoltura, destinati alla vendita. Per limitare gli spostamenti con i mezzi dell'epoca (cavallo e carro), un po' alla volta i magazzini sono diventati punti di riferimento per gli abitanti della zona e trasformati nel corso degli anni in grandi superfici di vendita per l'arredamento, un'attività familiare composta dagli 8 fratelli Bergamin ed il padre Alessandro. Iconici e inconfondibili gli edifici rossi dell'azienda disegnati dall'architetto Gino Valle, con il marchio Bergamin in bianco a bucare il colore pieno delle facciate: un vero esempio di architettura industriale studiato nei libri di scuola. 

Il cordoglio di Zaia 

"Il settore del mobile e l'imprenditoria veneta in generale perdono un vero pioniere. Chi nel nordest non ha in casa un mobile Bergamin o non ha pensato una volta di andarci alzi la mano. Pasquale Bergamin, con il suo compianto fratello Danilo, ha segnato una vera e propria era. Rivolgo le mie più sentite condoglianze alla famiglia e a tutti coloro che gli hanno voluto bene".

Così, il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, piange la scomparsa del famoso imprenditore del settore del mobile Pasquale Bergamin. "Bergamin ha avuto visioni davvero pionieristiche - prosegue Zaia - a cominciare dal look unico dei suoi grandi edifici rossi con il marchio a svettare, fino alla realizzazione di un moderno sistema di elaborazione dati che si rivelò prezioso per la stabilità e il futuro dell'azienda". 

"Ma Bergamin - conclude Zaia - sarà ricordato anche per il grande apporto ad un vasto territorio in termini di posti di lavoro creati grazie a uno spirito imprenditoriale mai domo, anche negli inevitabili momenti di difficoltà del settore".