Treviso, 30 settembre 2024 – È stato arrestato in Venezuela il presunto assassino di Vincenza Saracino, la 50enne trovata senza vita in un casolare dismesso nel Trevigiano. Il 32enne Luigi Nasato Fazio - che ha origini venete, ma è nato in Sudamerica – è un parente dei vicini di casa della vittima. La donna è stata uccisa a coltellate a luglio in una zona isolata tra Preganziol e Treviso.
L'uomo è stato arrestato venerdì 27 settembre a Maracay, nello Stato di Aragua (Venezuela), dove era scappato subito dopo il delitto. A quanto si apprende da fonti accreditate, all'origine del gesto ci sarebbero degli screzi con la donna. Per questo motivo, oltre all’accusa di omicidio, al 32enne è stata contestata anche l'aggravante dei futili motivi.
I video che lo incastrano
Fondamentale per risalire all'uomo l'esame dei filmati delle videocamere, pubbliche e private, setacciate dagli investigatori, dove in alcune si vede chiaramente l'uomo affiancarsi alla vittima e convincerla a seguirlo verso il casolare dove poi sarebbe accaduto l'omicidio. L'uomo è al momento in arresto provvisorio in Venezuela, in attesa della formalizzazione della richiesta di estradizione.
La ricostruzione del delitto
Secondo la ricostruzione degli inquirenti, il presunto assassino avrebbe incontrato la donna nel pomeriggio del 2 luglio vicino all'abitazione della vittima. Con un pretesto, l’avrebbe invitata ad
accompagnarlo in bicicletta verso il casolare abbandonato. E lì, dopo averla colpita violentemente al capo, le avrebbe inferto cinque coltellate, sgozzansola e abbandonandola sul luogo del delitto con borsa e bicicletta.
La fuga all’estero
Dopo il crimine l'uomo, l’omicida è andato da alcuni parenti – ignari dei fatti – a Vedelago, dove
ha trascorso la notte. La mattina successiva si è fatto accompagnare in aeroporto a Venezia, dove è salito a bordo di un volo diretto a Madrid. A Madrid sarebbe rimasto una decina di giorni e poi sarebbe volato in Venezuela.
Com’è stato incastrato il killer
Decisiva svolta nell'indagine dei carabinieri del Nucleo Investigativo dI Treviso che, coordinati
da Giovanni Valmasso, hanno in questi mesi acquisito rilevanti elementi di colpevolezza nei confronti del 32enne italo venezuelano.
L'uomo è stato bloccato grazie all'azione coordinata della Seconda Divisione Interpol, dell'Unità di Informazione Passeggeri e dell'esperto per la Sicurezza della Direzione Centrale della Polizia Criminale in Venezuela.