Veneto, piccioni, corvi, fauna selvatica, cabina di regia con piani di abbattimento

La giunta della regione Veneto interverrà con piani di abbattimento dei volatili laddove gli enti locali siano carenti. Il tavolo risolverà invece i "conflitti sulla fauna selvatica"

piccioni

piccioni

Veneto, 19 luglio 2021 - Piano di contrasto a piccioni e colombi di città e ai corvidi e un tavolo tecnico per la gestione della fauna selvatica: li ha approvati questa mattina la giunta veneta. La nascita del coordinamento, che ha funzioni consultive con lo scopo di un più efficace monitoraggio faunistico in base ai piani di controllo delle specie invasive, è stata delibera dalla giunta della Regione Veneto su proposta dell'assessore alla Caccia, Cristiano Corazzari: "La gestione dei conflitti relativi alla fauna selvatica è un tema di grande attualità al quale intendiamo prestare la massima attenzione" -  ha dichiarato Corazzari.  Anche i due atti approvati relativi alla gestione di piccioni e corvidi hanno lo scopo di rendere omogenei gli interventi adotatti dagli enti locali e di intervenire laddove risultino inefficaci.

Il piccione, selvatico e invasivo

"Il Piccione di città è un animale selvatico che vive in stato di naturale libertà, causando criticità in alcuni siti urbani che, spesso e volentieri, vengono affrontate con l'emanazione di ordinanze dei sindaci. Non sempre, però - spiega la Regione -, le azioni adottate dalle singole amministrazioni locali sono omogenee e coerenti con gli obiettivi fissati, quali la salvaguardia della igiene e sanità pubblica e del patrimonio storico-artistico, e rispettano la caratteristica di urgenza e straordinarietà, prevista dalle sentenze del Tar, chiamato ad esprimersi sull'argomento a seguito di ricorsi. Le operazioni di controllo, secondo il Piano, vengono svolte dal personale del Servizio regionale di vigilanza. Qualora l'Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (Ispra) dovesse verificare l'inefficacia dei controlli, la Giunta regionale potrà autorizzare piani di abbattimento che potranno essere attuati, anche in deroga ai tempi e orari ai quali è vietata la caccia". 

Cornacchie e gazze: danni a frutteti e colture specializzate

L'incremento numerico dei Corvidi, in particolare cornacchia grigia e gazza, aggiunge la Regione Veneto, "crea danni sia alle attività agricole, impattando notevolmente sulle colture sensibili di pregio, in particolare frutteti, colture orticole e specializzate. La Regione, dunque,  al fine di rendere efficace il piano di controllo, può autorizzare gli abbattimenti delle specie interessate tramite guardie venatorie provinciali, guardie forestali e guardie comunali munite di licenza per l'esercizio venatorio".