Risultati elezioni in Veneto: eletti e reazioni in diretta

Fratelli d'Italia sbanca tutto anche anche in Veneto diventando il primo partito scalzando la Lega. Pd Terzo partito. Gli eletti, le reazioni

Venezia, 26 settembre 2022 - Sondaggi confermati: Fratelli d'Italia diventa il primo partito in Veneto, scalzando la Lega di Salvini che ora nella sua roccaforte mostra i primi mal di pancia. I voti della Meloni doppiano e oltre quelli del Carroccio in tutti i collegi. A scrutino concluso Fdi raggiunge al Senato il 32,4% delle preferenze a livello regionale, lasciando la Lega al 16,6%; più staccati ancora Forza Italia (6,6%) e Noi Moderati (2,1%). Va male il centrosinistra. Il Pd è ora il terzo partito in Veneto, con il 14,8% ,mentre il Terzo Polo totalizza l'8,2%. Qui il Movimento 5 Stelle non ripete il buon risultato nazionale, e si ferma al 5%.

Elezioni, il Veneto tradisce la Lega. Zaia attacca Salvini: "Risultato deludente"

Dati che trovano conferma anche nei definitivi del maggioritario alla Camera, con Fdi al 32,5%, Lega al 16,2%, Forza Italia al 6,5%, Noi Moderati all'1,7%. Il Pd, alla Camera, ottiene un risultato di poco migliore, il 15,4%,. Il Terzo Polo sfiora il 9%, e si conferma la debacle del M5S, 5,2%. 

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8:40Urso: "Sapremo meritare la fiducia"

I primi commenti. "Sapremo meritare la grande fiducia che il Veneto ci ha dato portando le esigenze di chi produce nel governo della Nazione. Noi faremo le riforme che il Paese attende da anni perché noi siamo l'Italia del fare", è quanto rileva Adolfo Urso, presidente del Copasir, capolista nelle due circoscrizioni Senato del Veneto, in merito al risultato di Fratelli d'Italia. "Avevo previsto che avremmo superato il 30% perché sentivo il grande consenso che riscuotevamo in ogni ambiente - conclude -. Ora al lavoro tutti insieme per affrontare l'emergenza economica e dare risposte concrete a famiglie e imprese".

9:01Centrodestra piglia tutto Il centrodestra anche in Veneto fa cappotto nei collegi uninominali di Camera e Senato. I 17 seggi in Parlamento in palio nelle sfide dirette (12 alla Camera, 5 al Senato) andranno così tutti ai partiti di quest'area, lasciando a zero quelli che erano gli sfidanti del centrosinistra e di altre liste
9:29Il Pd tra capoluoghi e bellunese 

I migliori risultati in Veneto il Partito democratico li ha ottenuti nel bellunese e nei capoluoghi di provincia. Per quanto riguarda la Camera, a Venezia il Pd ha infatti ottenuto il 22,9% delle preferenze, attestandosi attorno al 22% anche a Mira, Mirano, Dolo e Mogliano. A Treviso è arrivato al 21,6%, a Vicenza al 21,3% e a Verona al 20,7%.

APadova, dove la scorsa primavera il civico di centrosinistra Sergio Giordani è stato confermato sindaco per il suo secondo mandato, il Partito democratico ha preso addirittura il 26,2% delle preferenze. Ha poi sfiorato il 25% a Belluno (24,8%), ma il record assoluto lo ha registrato nei piccoli Comuni montani: a Ospitale di Cadore e Soverzene è infatti arrivato al 28,7% delle preferenze, mentre a Lamon (27,8%) e Sovramonte rispettivamente al 27,8% e al 27,5%. Passando al Senato i risultati sono simili, con la punta di un 29,9% di preferenze a Lamon.

NaN:NaNAssessora Donazzan: "Dal Veneto altissima voglia di cambuare"

"Un risultato straordinario, figlio di due fattori: il primo, il più rilevante, l'aspettativa. I veneto anche qui, dove la terra è leghista da tradizione e storicamente amministrata bene, avevano una aspettativa altissima di cambiamento al governo nazionale. Dall'altra ha pagato il ruolo che FdI ha esercitato all'opposizione", così l'assessora veneta di FdI, Elena Donazzan. "È evidente che i problemi che oggi abbiamo sul tavolo - continua - di una terra, quella del lavoro, dell'economia e delle tante aziende del Veneto, presuppone anche un cambio di passo subito, immediato e con risposte molto precise".

NaN:NaNTosi (FI): "Il mio il miglior risultato". 

"È una vittoria nettissima di Giorgia Meloni, questo è indiscutibile, e a farne le spese è stata la Lega. Forza Italia ha tenuto forse oltre le previsioni, pur perdendo rispetto alle politiche scorse, tanto è vero che è andata oltre alle aspettative. Io sono contento del mio risultato personale perchè a livello veneto è il migliore risultato il  Veneto e uno dei migliori di Forza italia", dichiara davanti ai risultati l'ex sindaco di Verona, Flavio Tosi, attualmente nelle fila azzurre. Alla domanda su che suggerimento darebbe al leader della Lega Salvini, replica: "lui segue la Giorgia ma la gente vuole l'originale, non la brutta copia, è sempre così. Cerca di fare un partito che assomiglia molto per gli slogan alla Giorgia , 'il partito del Nord, le partite Iva, la clase produttiivà', questi però hanno votato Meloni". La Lega, conclude l'ex leghista, "deve tornare sul territorio perchè non è più il partito territoriale che era prima e le liste che ha formulato per le elezioni dimostrano proprio questo. I voti in più che ho portato a casa io in parte sono della Lega". 

NaN:NaNConfartigianato Verona: "Ora risposte, basta demagogia"

 "L'auspicio è che tutti gli eletti, ma in particolare i Deputati e i Senatori veronesi e del Veneto, nuovi e riconfermati, di qualsiasi schieramento politico, tengano presenti i documenti con le richieste e le proposte di Confartigianato, che nelle scorse settimane di campagna elettorale li hanno raggiunti sia a livello nazionale, sia regionale e sia su nostra iniziativa". Questo il commento di Roberto Iraci Sareri, presidente di Confartigianato Imprese Verona, all'indomani del risultato delle Elezioni Politiche. "Alla coalizione che ha ottenuto la fiducia dei cittadini - continua - torniamo a chiedere di saper guardare ed ascoltare la realtà produttiva rappresentata da 4,4 milioni di artigiani e di micro e piccole imprese con 10,8 milioni di addetti. Tradotto in peso sull'economia, significa il 99,4% del nostro tessuto imprenditoriale e il 64% del totale degli occupati. Per noi è inconcepibile che la politica non presti attenzione a questo universo di imprenditori che tiene in piedi, nel vero senso della parola, il nostro Paese". "Quella attuale non è la situazione migliore in cui ritrovarsi a governare la nazione - aggiunge il presidente Iraci Sareri - e credo serva molta lucidità, buon senso e grande coraggio per realizzare in tempi rapidi provvedimenti incisivi e in grado di salvare il presente, con più di uno sguardo al futuro". 

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Ex segretario della Lega Veneto: "Dimissioni di Salvini"

"Il problema è della gestione del partito fatta da Matteo Salvini: se avesse a cuore il suo partito e il suo movimento, di fronte ad un risultato del genere, si sarebbe gia' dimesso. Bisogna fare un ricambio al vertice perche' questa e' una disfatta e di fronte a questi numeri non possiamo fare altrimenti", a dirlo l'europarlamentare della Lega, già segretario nazionale della Lega in Veneto, Gianantonio Da Re. 

14:12Zaia: "Risultato deludente"

"Il voto degli elettori va rispettato, perché, come diceva Rousseau nel suo contratto sociale, 'il popolo ti delega a rappresentarlo, quando non lo rappresenti più ti toglie la delega'. È innegabile come il risultato ottenuto dalla Lega sia assolutamente deludente, e non ci possiamo omologare a questo trovando semplici giustificazioni", così il governatore del Veneto Luca Zaia, commenta l'esito del voto. "È un momento delicato per la Lega - aggiunge - ed è bene affrontarlo con serietà perchè è fondamentale capire fino in fondo quali aspetti hanno portato l'elettore a scegliere diversamente". 

14:32Zaia: “Risultato deludente, ora analisi seria”

Il governatore Luca Zaia rompe il silenzio e il primo messaggio, come era immaginabile, ha toni durissimi sul risultato della Lega in Veneto e in Italia. D’altronde, ieri sera – a scrutini ancora in corso – i salviniani hanno cercato di scaricare le responsabilità del sorpasso di FdI, che ha doppiato il Carroccio su tutta la linea, sulla “linea dei governatori”, citando Zaia per il Veneto e Fedreiga per il Friuli Venezia Giulia. Ma Zaia replica: “Evitare semplici giustificazioni, autonomia resta caposaldo”.

“Il voto degli elettori va rispettato – commenta Zaia – perché, come diceva Rousseau nel suo contratto sociale, 'il popolo ti delega a rappresentarlo, quando non lo rappresenti più ti toglie la delega’. È innegabile come il risultato ottenuto dalla Lega sia assolutamente deludente, e non ci possiamo omologare a questo trovando semplici giustificazioni”. È questa la risposta del governatore del Veneto a chi, ieri sera, ha cercato capri espiatori tra i propri compagni di partito. “È un momento delicato per la Lega – aggiunge – ed è bene affrontarlo con serietà perché è fondamentale capire fino in fondo quali aspetti hanno portato l'elettore a scegliere diversamente”. Zaia, quindi, annuncia tra le righe la spinta verso un imminente congresso del partito.

17:18"Boom FdI cambia la giunta Zaia? Non accadrà”

Dopo l'esito delle urne, per quanto riguarda gli equilibri in Veneto, dove Fratelli d'Italia conta un solo assessore – Elena Donazzan che ha le deleghe a Scuola, Formazione, Lavoro e Pari opportunità – e all'eventualità che, visto il successo elettorale, il partito di Meloni possa chiedere qualcosa di più, arriva un altolà dalla Lega. Parla chiaro in questo senso Roberto Marcato, assessore regionale ed esponente del Carroccio: "Il consiglio regionale è nato così e così finirà e la giunta è nata così e così finirà", afferma deciso.

Gli alleati "chiedano quello che vogliono, non mi interessa: il consiglio regionale è fatto con un sistema di preferenze ed è la fotografia della Regione quando si va al voto. Che poi nell'arco dei cinque anni cambino le parti di gioco non mi interessa", conclude secco.

17:25Marcato: “Subito il congresso o fra 6 mesi la Lega è morta”

La Lega deve immediatamente organizzare il congresso e riaprire spazi di confronto, tornando a interpretare il territorio. Se ciò non avverrà "qualcuno dovrà prendersi la responsabilità di aver ucciso un sogno". Così l'assessore regionale allo Sviluppo economico del Veneto, Roberto Marcato, commenta il risultato delle elezioni. "Quando questa mattina ho visto i risultati definitivi – dice – mi è venuto male perché che ci fosse una flessione lo sapevamo tutti, ma che in Veneto Fratelli d'Italia ci doppiasse e ci sorpassasse il Partito democratico francamente...". Del resto "Salvini stesso una settimana fa a Verona ha detto che il nostro obiettivo era il primato in Veneto. Ora vedere un risultato del genere non sta né in cielo né in terra".

La reazione al voto di Marcato è quindi "un dolore assoluto, perché io a questo partito ci tengo da morire,e poi rabbia, perché in realtà da tempo io chiedo i congressi, chiedo una dialettica interna, chiedo di riappropriarci dei nostri temi, chiedo di essere più attivi sui temi dell'autonomia, del federalismo, delle partite Iva, e secondo me è un tracollo così si poteva evitare".

Invece "evidentemente non abbiamo saputo interpretare il territorio, e anche sul tema autonomistico qualcuno ha pensato che bastasse parlare di autonomia una settimana in campagna elettorale per far dimenticare ai veneti l'insuccesso su quel fronte.".

18:16FdI: “Storica affermazione in Veneto”

Mentre la Lega accusa i primi scossoni, sul risultato elettorale esulta Fratelli d’Italia: primo partito del Veneto. "Oggi è una giornata storica per tutti i patrioti che hanno creduto nel progetto di Giorgia Meloni. L'affermazione di Fratelli d'Italia, primo partito anche in Veneto, è un successo straordinario che riempie di orgoglio e che deve spingere ogni eletto, a partire dalla sottoscritta, a impegnarsi quotidianamente per ripagare la grande fiducia che gli italiani hanno voluto riporre in noi. Ci aspettano tempi difficili, ma le sfide non ci spaventano, anzi ci motivano a dare ancora di più per il nostro Paese". È quanto dichiara Maria Cristina Caretta, deputata veneta di Fratelli d'Italia.

19:38Da Re: “In Veneto disfatta, Salvini doveva lasciare”

Il Veneto chiede la testa di Salvini, i leader politici del “Texas d’Italia” non fanno sconti a nesusno. A chiedere le dimissioni del segretario della Lega è l’euro parlamentare trevigiano, Toni Da Re. "Premesso che Salvini ha corso in lungo e largo, gli va dato merito, ma il risultato è attribuibile a lui e al suo entourage, al cerchio magico di cui si è circondato, perché se ci fosse stata una segreteria politica vera, non saremmo arrivati a questo punto", sottolinea il veneto Toni Da Re, eurodeputato del partito che non ha mai nascosto le sue critiche al segretario.

La sconfitta brucia, soprattutto per il Veneto, "dove Fdi prende il doppio dei nostri voti – dice De Re – qui è proprio una disfatta, e di fronte a una disfatta così un segretario responsabile si sarebbe già dimesso, o avrebbe fatto come Letta che ha detto che non si ricandiderà". Da Re offre la sua lettura del ko nel nord: "É un voto contro Salvini, non certo contro la Lega, in tanti mi dicono che se salta Salvini si torna a votare per noi". Poi Da Re non nasconde che qualcosa ora si muove: "Siamo in tanti, si stanno raccogliendo le firme per il congresso".

   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   

 

Veneto, i nomi degli eletti al Senato

Raffaele Speranzon 53,64% (Centrodestra)- Collegio uninominale Veneto - U01 (Venezia) Luca De Carlo 57,40% (Centrodestra) - Collegio uninominale Veneto - U02 (Treviso) Anna Maria Bernini 54,6% (Centrodestra) - Collegio uninominale Veneto - U03 (Padova) Mara Bizzotto 56,8% (Centrodestra) - Collegio uninominale Veneto - U04 (Vicenza) Paolo Tosato 58,2%(Centrodestra)- Collegio uninominale Veneto - U05 (Verona)

Veneto 1, i nomi degli eletti alla Camera

Semenzato Martina 50,3%(Centrodestra) - Collegio uninominale Veneto 1 - U01 (Venezia) Giorgia Andreuzza 53,5% (Centrodestra) - Collegio uninominale Veneto 1 - U02 (Chioggia) Carlo Nordio 56,4% (Centrodestra) - Collegio uninominale Veneto 1 - U02 (Chioggia) Coin Dimitri 62,5% (Centrodestra) - Collegio uninominale Veneto 1 - U04 (Castelfranco Veneto) Ingrid Bisa 55,1% (Centrodestra)- Collegio uninominale Veneto 1 - U05 (Belluno)

Veneto 2, i nomi degli eletti alla Camera

Alberto Stefani 61,1% (Centrodestra) - Collegio uninominale Veneto 2 - U01 (Rovigo) Massimo Bitonci (Centrodestra) - Collegio uninominale Veneto 2 - U02 (Selvazzano Dentro) Gardini Elisabetta 47,7% (Centrodestra) - Collegio uninominale Veneto 2- U03 (Padova) Maria Cristina Caretta 56,4% (Centrodestra)- Collegio uninominale Veneto 2 - U05 (Vicenza) Silvio Giovine 57,4% (Centrodestra) - Collegio uninominale Veneto 2 - U04 (Bassano del Grappa) Lorenzo Fontana 53,20% (Centrodestra) - Collegio uninominale Veneto 2 - U06 (Verona) Ciro Maschio 64,3% (Centrodestra) - Collegio uninominale Veneto 2 - U07 (Villafranca di Verona)

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