
Il governatore veneto Luca Zaia (Lega) e il ministro Francesco Lollobrigida (FdI)
Venezia, 16 gennaio 2024 - “Centrodestra separato in Veneto? I nostri elettori vogliono l’unità”. Il ministro meloniano Francesco Lollobrigida risponde così ai venti di guerra che soffiano sulla politica veneta, dove - in attesa delle decisioni finali sul terzo mandato - c’è aria di crisi all’interno del centrodestra. L’altro giorno, in una conferenza stampa, il governatore Zaia ha minacciato: “Potrei andare da solo”.
Il nodo del terzo mandato non è ancora stato sciolto. I governatori uscenti sono in standby: Luca Zaia attende fiducioso, e anche un po’ spazientito, mentre in Campania il centrodestra ha fatto ricorso contro la legge regionale voluta da Vincenzo De Luca. E la Lega getta benzina sul fuoco: “Chi viene scelto direttamente dai cittadini non debba avere limiti di mandati”, ha detto il capogruppo del Carroccio alla Camera, Riccardo Molinari.
Lollobrigida: “Divisione incomprensibile”
“A me sembra incomprensibile”, ha commentato in un colloquio con Repubblica il ministro dell'Agricoltura, Francesco Lollobrigida, a proposito delle tensioni tra Lega e Fratelli d'Italia sulle regionali in Veneto. “I nostri elettori hanno sempre voluto l'unità e noi facciamo di tutto per tenere insieme la coalizione”. Non solo. "Abbiamo sempre governato bene insieme - ha continuato - non è che ci si ammazza per il Veneto” all’interno del centrodestra. E ha aggiunto: “Non respiro aria di crisi, per la verità”.
“Un Fratello per il Veneto? L’importante che sia bravo”
“Un Fratello per il Veneto? Noi abbiamo una classe dirigente preparata e competente, anche al Nord come in tutta Italia, tanto che esprimiamo il presidente del Consiglio. Anche per il Veneto vale lo stesso discorso: l'importante è che il candidato sia uno bravo. Bisogna scegliere i migliori e questo ci ha permesso di vincere in quasi tutte le regionali. Anzi, anche in Sardegna, a dirla tutta, abbiamo vinto politicamente”.
Lega: “Valuti il popolo sovrano”
"Il nostro punto di vista è che chi viene scelto direttamente dai cittadini non debba avere limiti di mandati perché alla fine il popolo sovrano possa valutare se ha amministrato bene o male. Prendiamo atto che questa posizione è solo nostra. Ma, al netto della vicenda Zaia o De Luca, il problema in Veneto è politico se Zaia non può più correre, ma la Lega ha governato bene, allora a chi spetta la regione Veneto?”. Lo dice il capogruppo della Lega alla Camera, Riccardo Molinari, alla trasmissione Agorà su Rai 3.
“Se Meloni vuole tenere insieme il centrodestra - prosegue Molinari - deve fare come Berlusconi: non guardare solo al momento elettorale contingente, ma deve valutare le specificità dei singoli partiti. Visto che la Lega è caratterizzata da sempre come il partito dei territori e dell'autonomia, gli alleati del centrodestra dovrebbero tenere conto di questa peculiarità. Così si tiene insieme una coalizione. Non bisogna guardare solo al dato elettorale”.