Previsioni meteo Pasqua e Pasquetta Veneto: che tempo farà

Vento forte sulla costa, stato di allerta nelle città di mare e nell'entroterra: dalle 18 di oggi, 16 aprile, alle 12 di Pasqua. Sul resto del Veneto, sole con temperature sotto la media

Meteo Veneto, le previsioni di Pasqua

Meteo Veneto, le previsioni di Pasqua

Venezia, 16 aprile 2022 – Vento forte sulla costa, in Veneto scatta lo stato di allerta lungo tutta la fascia Adriatica, da Bibione al Delta del Po. A stabilirlo è stato il Centro Funzionale Decentrato della Protezione Civile regionale che, alla luce delle ultime previsioni meteo, ha alzato la soglia di attenzione sulle città costiere e nell’entroterra. La situazione potrebbe peggiorare nelle prossime ore, lo stato di preallarme porrebbe cambiare a seconda dell’intensità del vento.

È previsto vento molto intenso soprattutto nella zona centro meridionale, dove sono attese anche raffiche intense, e sulla pianura adiacente. Lo Stato di attenzione è fissato dalle 18 di oggi, sabato 16 aprile, alle 12 di Pasqua, domenica 17 aprile 2022.

Weekend di Pasqua: sole, ma temperature sotto la media

Sarà una Venerdì Santo nuvoloso per tutto il Triveneto, deboli piogge attese già da oggi a ridosso dei relativi rilievi nord orientali. Nubi in sensibile aumento sulle Alpi e gradualmente sul tutta la regione, oggi non preannuncia bel tempo per le prossime ore. Pasqua soleggiata, ma con temperature fredde, in alcune zone con cadute al di sotto della media di stagione.

Focus: che tempo farà in Emilia Romagna e nelle Marche

Qualche nube bassa in più, accompagnata da foschie dense e locali banchi di nebbia, potrà interessare la mattinata e dopo il tramonto le coste e l'immediato entroterra di Veneto e Romagna. Temperature minime in rialzo su Nord-Ovest ed Emilia, senza variazioni di rilievo altrove, massime in aumento sulle regioni nord-occidentali. Mari mossi, poco mossi o quasi calmi il mar Ligure e l'Adriatico.

Feste pasquali: che tempo ci sarà

L’alta pressione comincerà a ritirarsi da domani, sabato 16 aprile, causando un parziale aumento dell’instabilità su tutto il Nordest. Scatterà una depressione che scivolerà sui mari a sud della Penisola, mentre un fronte freddo soffierà sulle regioni nord-orientali del Paese e porterà una massa d’aria fredda per tutte le Feste di Pasqua, fino a Pasquetta di lunedì 18 aprile. Temperature in calo anche a Pasqua, in alcune zone scenderanno al di sotto della media di stagione. Nel complesso, il ponte pasquale sarà in prevalenza soleggiato: sono previste piogge sparse solo a Pasqua sulle regioni meridionali.

Il focus sul Nord

Al Nord, sereno o poco nuvoloso eccetto annuvolamenti pomeridiani sui rilievi del Trentino-Alto Adige, Veneto e Friuli Venezia Giulia. Aumento di nubi alte e sottili dalla notte. Temperature minime in aumento o localmente invariate, massime in lieve calo su Liguria ed Emilia-Romagna, in aumento sulla pianura Veneta, stazionarie altrove. Venti moderati nordoccidentali, in attenuazione al nord. Mari molto mossi, con moto ondoso in attenuazione.

Siccità record

I fenomeni meteo e le temperature rigide di inizio aprile tendono a far dimenticare la siccità persistente su ampie zone d'Italia. L'allarme arriva dall'Osservatorio Anbi sulle Risorse Idriche che, nel report settimanale, segnala come l'European Drought Observatory indichi una situazione di grave criticità con ampie zone in crisi estrema (il più alto grado di alert) nel Nord Ovest d'Italia. Per capire la gravità della situazione, basti pensare che si avvicina il periodo di allagamento delle risaie, che non solo è una storica pratica agronomica del territorio, ma un determinante elemento di equilibrio ambientale con importanti ripercussioni sul bacino padano”, evidenzia Francesco Vincenzi, presidente dell'Associazione Nazionale dei Consorzi per la Gestione e la Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue.

Veneto: cosa sta accadendo sul fronte idrico

In Veneto, gli eventi meteo di inizio aprile hanno riportato lo spessore della neve a valori normali sia sulle Prealpi che sulle Dolomiti, situazione che fa guardare con ottimismo al futuro dei corsi d'acqua, oggi ai minimi storici degli ultimi anni, e delle falde con livelli paragonabili a quelli del siccitosissimo 2017. In questo quadro preoccupante. non può certo fare eccezione il fiume Po, in ulteriore calo lungo tutta l'asta e con nuovi record negativi, registrati ai rilevamenti di Piacenza, Cremona e Boretto, nella zona di Reggio Emilia.

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