Profughi Ucraina, l'arrivo in Veneto. Zappalorto: "Alcune centinaia, il dato è in aumento"

Stanno arrivano al confine con i propri mezzi per raggiungere amici e parenti che vivono in Veneto. Il prefetto di Venezia: "Piccole comitive organizzate per mettersi in salvo con la famiglia". Assoindustria Veneto Centro apre le sedi ai profughi e lancia un appello agli imprenditori di Padova e Treviso

Venezia, 27 febbraio 2022 – Centinaia di profughi stanno arrivando in Veneto, scappano dall’Ucraina con le auto e cercando di valicare la frontiera. A confermarlo è il prefetto di Venezia, Vittorio Zappalorto. Secondo le informazioni della prefettura, i cittadini ucraini in fuga raggiungono i parenti che hanno in diverse località venete, per lo più badanti e operai, per evitare di rimanere intrappolati sotto le bombe nel proprio paese.

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“C'è chi si è fatto raggiungere al confine – riferisce Zappalorto – da amici e parenti partiti dal Veneto per poi essere portati in regione. Altri hanno organizzato piccole comitive con destinazioni ben precise, ovvero da chi sapevano potesse dargli ospitalità, altri ancora hanno usato la propria auto per mettersi in salvo con la famiglia”. Il Prefetto stima gli arrivi di questi giorni in alcune centinaia di rifugiati, ma il dato è in aumento e si sta avviando una sorta di censimento attraverso le associazioni ucraine – come quella di Portogruaro, che si sta già mobilitando – e in base a quanti risultano residenti sul territorio per monitorare e sostenere i bisognosi. Secondo Zappalorto il fenomeno è comune a tutto il Nord-Est. Intanto, l’imprenditore trevigiano Sandro Bottega ha offerto alloggi e 50 posti di lavoro per le famiglie di rifugiati.

Imprenditori, cinque appartamenti per i profughi

Assindustria Veneto Centro, che copre l'area di Padova e Treviso in Veneto, mette a disposizione per l'accoglienza di rifugiati ucraini cinque appartamenti nei propri immobili di Roncade e di Casier nel trevigiano. “Già domani verrà inviata una comunicazione a tutti gli imprenditori associati di Padova e di Treviso – spiegano dall’associazione di categoria – per invitarli all'accoglienza e al lavoro per queste persone, segnalando tempestivamente ogni disponibilità ai nostri uffici al fine di valutare le modalità migliori e più rapide di accesso. Siamo per questo in costante coordinamento con Confindustria Ucraina”.

Assindustria Veneto Centro si rende inoltre disponibile ad ogni altra forma di sostegno che verrà indicata dalle nostre autorità nazionali e locali. Per Venetocentro “è un impegno civile e una responsabilità che è fondante della cultura d'impresa che viene praticata quotidianamente nelle imprese per lo sviluppo, la libertà, la solidarietà, la democrazia. Valori che oggi più che mai vanno affermati, praticati e difesi”.