Profughi Ucraina, Zaia: "Attivato il piano sanitario, siamo pronti ad accogliere"

Stanno entrando in Veneto i primi ucriani, oggi a San Vendemiano (il paese di Zaia) è arrivato un gruppo. La Regione ha aperto 545 posti letto nei cnque Covid hotel dismessi

Ucraini in cammino verso il confine

Ucraini in cammino verso il confine

Venezia, 22 febbraio 2022 – È già stato attivato il protocollo sanitario per la copertura sanitaria di chi arriva in Italia, il Veneto è pronto a dare una mano all’Ucraina. Oggi Zaia ha cancellato un viaggio istituzionale a Dubai per portare all’Expo il progetto delle Olimpiadi, mentre ieri sera ha avuto un ungo colloquio con il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio. “È un momento drammatico per la comunità ucraina – continua – un comandante non abbandona la nave: per questo ho annullato la missione a Dubai. Questa guerra va fermata con tutti i nostri mezzi, ognuno come può e sente di fare. Non possiamo rimanere inermi e non porci la questione degli aiuti, i veneti stanno dimostrando di essere sul pezzo”. E sulla telefonata con Roma, aggiunge: “Ho rinnovato a Di Maio la nostra disponibilità, ho messo a disposizione quello che sappiamo fare meglio: la nostra sanità”.

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Oggi è prevista una riunione con la protezione civile, intanto la Regione sta aspettando di capire se a livello nazionale ci saranno delle deroghe sulle quarantene dei profughi che stanno varcando il confine. “Siamo pronti ad aprire i nostri ospedali, per fortuna la pressione del Covid è calata e abbiamo spazio per farlo. E infatti abbiamo reperito 545 posti letto nelle strutture cuscinetto usate per la pandemia e mai abbandonate, in 48 ore sarà tutto pronto ad accogliere i primi profughi, anche trasformandole in dormitori”. Si tratta dei Covid hotel di Monselice (Padova), Noale (Venezia), Valdobbiadene (Treviso), Isola della Scala e Zevio nel Veronese. “Possono diventare dormitori provvisori per chi non ha parenti in Italia, anche se quasi sempre questi arrivi sono ricongiungimenti familiari”, prosegue. Alcune comunità stanno organizzando del gruppi di arrivo, oggi sono arrivati dei rifugiati a San Vendemiano, il paese di Zaia.

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Tanti i segnali di aiuto che stanno arrivando. “Mi stanno chiamando tanti imprenditori – continua Zaia – disposti ad assumere i rifugiati e non è un modo per reclutare forza lavoro, è solidarietà. Ho parlato con il prefetto Zappalorto e col patriarca di Venezia, tutti sono pronti a dare una mano”. Il vescovo di Padova ha aperto le porte del seminario per dare ospitalità a 60 bambini provenienti da un orfanotrofio ucraino, mentre Assoimpresa ha messo a disposizione cinque appartamenti.