Profughi Ucraina, il "Re del Prosecco" offre casa e lavoro: i primi arrivi nel Trevigiano

Sono 50 i posti di lavoro messi sul piatto dallìimprenditore trevigiano Sandro Bottega, che darà alloggio e assistenza anche alle famiglie. Le prime 6 persone sono in arrivo a Godega di Sant'Urbano: una nonna di 80 anni, due figli 40enni e tre nipotini. Gravi ripercussioni per l'export di alcolici

Treviso, 27 febbraio 2022 – Il “Re del Prosecco” offre casa e lavoro per 50 profughi ucraini: le prime sei persone sono già in arrivo nel Trevigiano, le altre raggiungeranno il Veneto nei prossimi giorni. L’imprenditore trevigiano Sandro Bottega, proprietario dell'azienda vinicola che porta il suo nome, ha deciso di tendere una mano a sostegno dell’Ucraina, Paese dove i veneti sono presenti con diverse imprese. Una casa e un lavoro per fuggire dalla guerra e rifarsi una vita in Italia.

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"È un dramma che non ci aspettavamo e speriamo che altre aziende vogliano accodarsi alle nostre scelte", spiega l'imprenditore trevigiano, considerato il “Re del Prosecco”. Per Bottega, il conflitto ucraino avrà ripercussioni sulle vendite di liquori – così come per altri settori del Veneto – in due mercati molto ricchi, sia per le sanzioni alla Russia che per l'impossibilita' di spedire in Ucraina. I primi sei profughi – un gruppo familiare composto da una nonna di 80 anni, due figli di 40 anni e tre nipotini – stanno per arrivare a destinazione. Bottega offrirà loro “un'abitazione per ogni famiglia e un posto di lavoro a seconda delle capacita”. 

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I profughi verranno sistemati in parte a Godega di Sant'Urbano, nel Trevigiano, e gli altri a Fontanafredda, nel Pordenonese, dove l’impresa Bottega ha i due maggiori siti produttivi. "Non possiamo non aiutare questa povera gente che in un attimo ha visto svanire il lavoro e i sogni di una vita", ha detto l'imprenditore che ideò il "Prosecco bar". E continua: "Alcuni nostri clienti ci hanno contattato raccomandandoci alcuni conoscenti che sono riusciti a lasciare l'Ucraina sin da subito. Forniremo loro tutta l'assistenza necessaria, dando loro una abitazione per ogni nucleo familiare e un lavoro a tutti, tranne ovviamente a vecchi e bambini dei quali ci occuperemo soprattutto delle loro condizioni di salute, psicologiche e scolastiche".