Reintegro sanitari a Vicenza. Il radiologo no vax: "Rientro a testa alta, non sono untore"

Dario Giacomini verrà riammesso in servizio all'ospedale vicentino, così come deciso dal Governo con l'abolizione dell'obbligo vaccinale. "Si instilla odio verso i sanitari non vaccinati, è una pericolosa furia ideologica"

Vicenza, 1 novembre 2022 – “'Rientrerò in ospedale a testa alta, perché non sarò mai un untore per alcun paziente”. È il primo commento di Dario Giacomini, il medico no-vax sospeso dall’ospedale di Vicenza. Dopo un anno di tensioni sull’obbligo vaccinale per i sanitari, a cui sono seguite numerose sospensioni dal servizio, il nuovo Governo ha tirato una linea: tutti pronti a ripartire. Nel primo Consiglio dei ministri di ieri, è stata decisa lo stop ai vaccini per i sanitari, sbloccando il rientro in corsia di medici e infermieri non vaccinati.

Reparto Covid in ospedale
Reparto Covid in ospedale

È pronto a rientrare al lavoro anche Dario Giacomini, il radiologo non vaccinato dell'ospedale di Vicenza. “I vaccini anti-Covid sono stati più che altro un'operazione politica – dice Giacomini – non mi sono vaccinato perché sono convinto che ciò non rappresenti la soluzione per limitare il contagio. I dati dimostrano che i contagi negli ospedali ci sono stati ugualmente”. Il radiologo si prepara a rientrare nell'ospedale di Vicenza, dove lavorava prima della sospensione per mancata ottemperanza all'obbligo. “Si instilla odio verso i sanitari non vaccinati, è una pericolosa furia ideologica”, conclude il medico vicentino.