Rossella Corazzin, l'ombra del Mostro di Firenze sulla scomparsa della 17enne in Cadore

La ragazza di Udine è svanita nel '75 mentre era in vacanza nel Bellunese. Secondo la Commissione antimafia, è stata rapita a Tai, violentata in una cerimonia a sfondo esoterico e strangolata nella villa di Francesco Narducci, nome associato al serial killer fiorentino

Belluno, 26 ottobre 2022 – L’ombra del Mostro di Firenze piomba sul Cadore la morte della 17enne Rossella Corazzin di San Vito al Tagliamento (Udine) – scomparsa 37 anni fa nel Bellunese mentre era in vacanza a Tai – potrebbe essere legata alla serial killer più famoso d’Italia. “Rapita in Cadore, violentata nel corso di una cerimonia a sfondo esoterico e strangolata in una villa vicino al lago Trasimeno di proprietà di Francesco Narducci”, il medico perugino la cui morte misteriosa è legata alla vicenda del mostro di Firenze.

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Rossella Corazzin, la 17enne scomparsa in Cadore nel 1985
Rossella Corazzin, la 17enne scomparsa in Cadore nel 1985

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È quanto emergerebbe dalla bozza della relazione finale della Commissione bicamerale antimafia di cui sono stati diffusi oggi alcuni stralci dal Corriere del Veneto. Così sarebbe morta Rossella Corazzin, la 17enne di San Vito al Tagliamento, in provincia di Udine, scomparsa in un pomeriggio d'estate del 1975 mentre era in villeggiatura a Tai, nel Bellunese, dopo aver lasciato delle lettere nelle quali accennava al fatto di aver conosciuto un certo “Gianni”.

La Commissione bicamerale Antimafia ha ripreso e dettagliato la ricostruzione dei fatti fornita sulla vicenda nel 2016 da Angelo Izzo, uno dei mostri del Circeo. Il caso di Rossella venne poi archiviato dalla Procura di Perugia, giudicando inattendibile la sua versione. Ma secondo la bozza in mano al Corriere del Veneto, i fatti raccontati da Izzo non possono essere liquidati come non credibili. “Dal racconto emergono elementi – si sottolinea – che non hanno trovato smentita, specie per quanto riguarda il medico perugino e la sua villa sul Trasimeno”. Il riferimento è a Narducci, professore dell'ateneo perugino e gastroenterologo di fama, scomparso misteriosamente nel 1985, quando il suo nome cominciò ad essere associato ai delitti del Mostro di Firenze.