Schio (Vicenza), 2 settembre 2023 – Baby gang distrugge il più grande parco inclusivo del Veneto, tre mesi dopo la polizia è arrivata sulle tracce dei vandali. Sono tutti minori di 14 anni i responsabili degli atti di vandalismo compiuti nello scorso mese di maggio all'interno di un parco a misura di disabili di Schio, nel Vicentino. Inaugurato nel 2019, il parco è stato realizzato su un’area di 4mila metri quadri senza barriere architettoniche e con attrezzature per il gioco, lo sport e il tempo libero a portata di tutti.
Gli impianti della struttura furono danneggiati, tra l'altro, sfondando a calci la porta dell'edificio pensato per essere adibito a chiosco del parco. Una ferocia che non è passata inosservata alla polizia locale di Schio che ora – dopo tre mesi di appostamenti e il controllo di migliaia di fotogrammi delle telecamere di sicurezza – ha scoperto la gang e dato un nome a tutti i suoi componenti.
Il sindaco: “Chiamerò i genitori, dovranno risarcire il danno”
“Si tratta di minorenni per cui non possiamo dare dettagli, i genitori però saranno sanzionati per quanto previsto dalle norme e chiamati a risarcire il danno”, annuncia il sindaco di Schio, Valter Orsi. “Li chiamerò nel mio ufficio – continua – perché voglio parlare con loro, so che i genitori sono tutte brave persone, per cui immagino anche lo stupore e il dolore. Giusto però che ci sia la consapevolezza del danno anche da parte dei ragazzi, il quale, va oltre quello economico”.
Cosa è successo
Il raid era stato messo a segno lo scorso 17 maggio nel quartiere di Magrè. L'azione dei vandali suscitò sconcerto da parte dell'amministrazione comunale, ma anche della cittadinanza, soprattutto per il simbolo rappresentato dal parco giochi, realizzato soprattutto per ospitare i più deboli. In breve tempo furono individuati alcuni giovani come possibili responsabili, ma a distanza di tre mesi, gli agenti – anche dopo il raffronto di immagini di ragazzini soliti frequentare alcuni quartieri della cittadina, del centro storico e dei comuni limitrofi – sono riusciti a dare un nome e un cognome a tutti gli autori del danneggiamento.
Incastrati dalle telecamere
Quasi tutti i minorenni so sono stati immortalati dalle telecamere comunali presenti nel parco. In questi giorni, gli autori dei vandalismi sono stati convocati con i loro genitori al comando della polizia locale, dove sono stati invitati a riflettere sul significato delle proprie azioni.
Vista l'età molto giovane dei protagonisti, la vicenda non avrà strascichi giudiziari: ma gli amministratori e i poliziotti hanno voluto comunque mettere di fronte i ragazzini alle proprie responsabilità, per evitare il ripetersi di questi episodi.
“Abbiamo in questi anni installato vari impianti di videosorveglianza – dice il primo cittadino – dislocati scientificamente sul territorio, e proseguiremo ancora. Posso dire che la maggior parte dei reati o vandalismi che sono avvenuti negli ultimi anni hanno portato all'individuazione dei responsabili. Sicuramente ci vuole un po di tempo, ma, non ci sfuggi.… e paghi!"
Le indagini
A fare scattare le indagini era stata la segnalazione del consigliere comunale Manuel Dalla Costa. Le verifiche dei vigili erano iniziate “partendo dal blocco della videosorveglianza presente in tutta la zona”, ricorda il sindaco Orsi, e “dopo un difficile, ma accurato lavoro da parte degli agenti della polizia locale, gli autori sono stati identificati”.