Sciopero 9 settembre, proteste a Venezia e Verona. Treni garantiti in Veneto: il pdf

Sono quattro le aggresioni avvenute nell'ultima settimana a Padova, Venezia e Verona. I sindacati chiedono tornelli e controlli. Dalle 10 alle 11, flashmob alle stazioni di Mestre e Verona Porta Nuova

Viaggiatori in stazione

Viaggiatori in stazione

Venezia, 8 settembre 2022 – Troppe aggressioni sui treni, domani – venerdì 9 settembre – scatta lo sciopero dei lavoratori del trasporto ferroviario nel Veneto. Presidi e flashmob nelle stazioni di Venezia e Verona, i sindacati chiedono interventi rapidi al Governo e alla Regione. I ferrovieri e il personale di bordo incroceranno le braccia dalle 9 alle 17 in tutto il Paese, mentre in Veneto sono stati proclamati dai sindacati (Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Ugl Ferrovieri, Fast Confsal e Orsa Ferrovie) due manifestazioni di protesta: si riuniranno in presidio dalle 10 alle 11 davanti alle stazioni di Venezia-Mestre e di Verona Porta Nuova.

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Quattro aggressioni in una settimana: ecco dove

Le aggressioni al personale sono "un fenomeno in forte crescita, con un'evidente escalation nelle ultime settimane: un capotreno aggredito a Venezia, due a Padova, un addetto alla biglietteria a Verona, senza contare tutte le aggressioni avvenute nei mesi scorsi e gli episodi che non vengono denunciati", afferma Eda Forner, del coordinamento regionale ferrovieri Filt Cgil Veneto.

"Nel nostro territorio – continua – abbiamo aperto una vertenza, ancor prima che a livello nazionale. Il 29 agosto scorso abbiamo scritto al Prefetto di Venezia, con richiesta di coinvolgimento anche della Regione, senza a tutt'oggi aver ottenuto alcun tipo di risposta. Ci chiediamo pertanto se il tema sia di reale interesse per i soggetti coinvolti". I sindacati chiedono dei “filtri” per l’ingresso in stazione, con tornelli e controlli delle forze dell’ordine come avviene in altre città italiane.

“I disservizi esasperano gli utenti”

Quella appena trascorsa è stata "un'estate di aggressioni per tutto il tyìrasporto pubblico locale, sia per il personale viaggiante che per gli addetti alle biglietterie, indipendentemente dall'azienda di appartenenza", interviene Federica Vedova, segretaria generale della Filt Cgil di Venezia. I sindacati veneti chiedono una strategia sulla sicurezza ad ampio raggio, non solo legata ad azioni spot delle singole aziende di trasporto. “Occorre un'assunzione di responsabilità collettiva, che deve coinvolgere tutti i rappresentanti del governo di un territorio", continua Vedova, ricordando i protocolli firmati di sindacati a livello nazionale lo scorso aprile, che prevedevano tra l'altro la raccolta di dati sul fenomeno delle aggressioni

"La prima misura di sicurezza – sottolinea Vedova – è eliminare i disservizi che esasperano gli utenti. Come sindacato, partiremo dallo sciopero dei ferrovieri per allargare la mobilitazione all'intero settore dei trasporti, in modo da convincere nei prossimi mesi aziende e istituzioni locali ad essere conseguenti con gli impegni assunti", conclude Federica Vedova.

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