Sciopero aerei nel Veneto, 24 settembre presidio all'aeroporto di Venezia

Cgil, Cisl e Uil chiedono un'unica cabina di regia su un settore così strategico per il turismo, il blocco licenziamenti fino al post pandemia, regole uguali per tutte le compagnie

Alitalia vertenza aperta per 8 mila lavoratori

Alitalia vertenza aperta per 8 mila lavoratori

Veneto, 23 settembre 2021 - Presidio sindacale domani presso l'aeroporto Marco Polo di Venezia, in occasione dello sciopero nazionale di tutto il trasporto aereo indetto da Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltraasporti, Ugl trasporto aereo. La manifestazione sindacale si terrà dalle ore 10.30 alle 12.30 presidio presso il Marco Polo di fronte l'ingresso dell'area partenze, al primo piano. Il presidio, spiegano i sindacati, "sarà anche l'occasione per fare il punto sull'andamento della stagione estiva nei tre aeroporti veneti e sulla condizione di tutte le lavoratrici e i lavoratori del settore. Il trasporto aereo ha subito e subirà ancora per molti mesi gravissime ripercussioni generati dalla pandemia da coronavirus. Insieme al turismo è senza dubbio uno dei settori produttivi più colpiti del Paese. Ma già prima della pandemia l’Italia non riusciva a capitalizzare l’enorme ricchezza rappresentata dal mercato del Trasporto Aereo con la naturale vocazione turistica del nostro paese. Da ormai troppo tempo le organizzazioni sindacali. richiedono, inascoltate, un tavolo di crisi permanente sia a livello nazionale che regionale, ed una cabina di regia che abbia la finalità di garantire la tenuta sociale e regole condivise".   Venezia, presidio in aeroporto. Vedova: "Scali veneti non ripartono, lavoratori in crisi"

Le motivazioni dello sciopero

In particolare i sindacati chiedono il blocco dei licenziamenti sino ad avvenuta ripresa di tutto il settore, la rivisitazione del Piano Nazionale degli aeroporti e l’attivazione di una regolamentazione condivisa su tariffe, rispetto delle regole e dei diritti dei lavoratori, il rifinanziamento del Fondo di Solidarietà del Trasporto Aereo (FSTA) con  garanzia nei tempi di erogazione, indipendentemente dall’INPS territoriale di riferimento, il riconoscimento del lavoro usurante per i lavoratori del Trasporto Aereo, la "piena applicazione del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro del Trasporto Aereo e dell’articolo 203 del decreto Rilancio per combattere l’inaccettabile dumping sociale e salariale attuato dalle imprese che applicano regolamenti unilaterali o contratti aziendali con tutele e salari inferiori al Contratto collettivo nazionale".  I sindacati chiedono che venga affrontata "con coerenza la crisi di alcune compagnie aeree straniere con base in Italia, tutte sotto regime di ammortizzatori sociali, comprese le low cost, anche quelle che non riconoscono il ruolo del sindacato, così come monitorare l’azione delle società di gestione aeroportuali, di handling e di catering, le più colpite".

La questione Alitalia: una ferita aperta

Infine lo sciopero è indetto anche per chiedere "una soluzione definitiva per la vertenza Alitalia/ITA: ancora 8000 lavoratori in cassa integrazione con lo spettro del fallimento della compagnia di bandiera in amministrazione straordinaria da troppo tempo. Serve un Piano industriale basato sulla prospettiva di sviluppo della compagnia, il mantenimento dell’attuale perimetro e dei livelli occupazionali. È indispensabile rivendicare una flotta adeguata ad una compagnia di bandiera, il rispetto del CCNL di riferimento, la valorizzazione dei settori di eccellenza come la manutenzione".