Veneto, "siccità estrema" nel Medio Alto Polesine e tra Venezia, Padova e Treviso

Mentre il sud è flagellato dal maltempo, l'osservatorio Anbi lancia l'allarme: ad ottobre Piave al livello più basso degli ultimi 20 anni, Sile al -74%; anche Po sotto la media

In Veneto livello dei fiumi al minimo storico

In Veneto livello dei fiumi al minimo storico

Veneto, 11 novembre 2021 - Mentre l'allarme meteo sta di nuovo interessando la Sicilia (registrata una punta di 240 millimetri di pioggia nelle 24 ore sull'area sud occidentale dell'isola), una preoccupante quanto paradossale indicazione arriva dal Veneto, dove ad ottobre si è registrata una diffusa siccità (indice Spi, Standardized Precipitaton Index a 3 mesi) con un calo medio del 56% e punte del 70% nelle piogge (bacino del fiume Sile: -74%), fino ad arrivare a condizioni definite di siccità estrema nel Medio-Alto Polesine e nell'area centrale tra le province di Venezia, Padova e Treviso.  Nello stesso mese i fiumi della Regione hanno registrato una media mensile largamente inferiore agli anni scorsi con il Piave, che ha registrato la media più bassa degli ultimi 20 anni. 

Il Po e il resto del Nord Italia

I dati sono resi noti dall'Osservatorio Anbi  (Ass. Naz. Bacini e Irrigazioni) sulle Risorse Idriche nel settimanale report, che indica anche come permanga deficitaria la condizione idrica dei corsi d'acqua veneti. Analogamente rimane molto preoccupante la condizione dei fiumi toscani (Arno ed Ombrone, in primis), che arrivano a segnare portate anche 10 volte inferiori alle medie mensili. Per il resto, nel Nord Italia, sono le piogge a condizionare l'andamento idrologico: se i livelli dei grandi laghi restano costanti pur con una marcata differenza (Lario al 30% del riempimento, Iseo è all'80%), non altrettanto può dirsi per la Dora Baltea, in calo nella Valle d'Aosta. Sono in rialzo le portate dei corsi d'acqua piemontesi, ad eccezione della Stura di Lanzo, così come del fiume Po, che nel suo fluire verso il mare supera i valori 2020, pur rimanendo al di sotto delle medie storiche.  Veneto, Coldiretti: maltempo salva da siccità ma è sos grandine e violenti temporali In Emilia Romagna, dove la crescita di portata è generalizzata, spicca in particolar modo quella del fiume Trebbia, salito in un giorno fino a toccare i 60,2 metri cubi al secondo; i bacini di Molato e Mignano, nel piacentino, si avvicinano, invece, ai deficitari livelli del siccitoso 2017.  Siccità 2021 in Emilia Romagna. Irrigazioni di soccorso a Ferrara, Modena e Ravenna

Anbi: "Servono 20 mila bacini, suprando la sindrome del Vajont"

"È evidente - commenta Francesco Vincenzi, presidente di Anbi - che un quadro idrologico così diversificato, anche localmente, necessiti di infrastrutture come gli invasi, capaci di fungere da calmiere per le esigenze dei singoli territori".  "Già nel 2017 - aggiunge Massimo Gargano, direttore generale di Anbi - Anbi e Coldiretti proposero un piano ventennale per la realizzazione di 2.000 bacini medio-piccoli con un investimento di circa 20 miliardi di euro. Aggiornare quella proposta con le necessità di manutenzione dei bacini esistenti, è un intervento concreto, che poniamo con forza all'attenzione dei soggetti decisori". "Di fronte all'emergenza climatica, che pregiudica territori ed economie - conclude il presidente di Anbi - è quantomai urgente superare la sindrome del Vajont".