Siccità in Veneto, Zaia nominato commissario per l'emergenza idrica torna in diretta

La risalita del cumulo salino sul Po, i comuni senz'acqua potabile, gli incendi sparsi, l'agricoltura in ginocchio. Il governatore fa il punto della situazione e annuncia "lo stato di crisi"

Luca Zaia, governatore della regione Veneto

Luca Zaia, governatore della regione Veneto

Venezia, 26 luglio 2022 - Il Covid, la guerra in Ucraina, la tragedia della Marmolada, la siccità. Il governatore Luca Zaia torna in diretta sui social oggi, 26 luglio, da Palazzo Balbi a Venezia e parte dalle emergenze (quasi) superate e quelle ancora da affrontare. 

Il primo tema sul piatto: "L'emergenza idrica è per noi una brutta novità, purtroppo son più di 5 mesi che non piove in maniera importante. Manca una ricarica per le attività, per gli acquedotti. È un anno particolare per il Veneto, il 21 aprile 2022 abbiamo presentato la richiesta di Stato di Crisi al Governo, non vedendo risposte, abbiamo dichiarato autonomamente il 3 maggio autonomamente lo stato. Per questo - Zaia ha ribadito - oggi paghiamo lo scotto delle sofferenze di aprile, il 4 luglio finalmente il Governo ha riconosciuto lo Stato e ha stanziato 4,8milioni di euro". Soldi già in moto, spiega il presidente:  "Con quel provvedimento sono diventato commissario, c'è un'unità di crisi e i governatori delle Regioni diventano commissari, abbiamo avviato le prime attività per fronteggiare la grave situazione". 

21 chilometri di cuneo salino nel Po: i danni

I danni provocati dalla siccità, i primi rimedi messi in campo: "questa notte abbiamo contrastato la risalita del cuneo salino che nel Po è arrivato a 21 chilometri. Di solito il sale, nei fiumi, si trova a 3-400 metri. Per la prima volta l'abbiamo trovato anche nel Livenza, dove non eravamo abituati. Solo ieri abbiamo affrontato l'emergenza a Caorle che, a causa del cuneo salino, le abitazioni erano rimaste senz'acqua potabile". Non un caso isolato. "La lista dei comuni con problemi idrici è purtroppo molto lunga". 

Piano di interventi entro il 28 luglio

Zaia ha emanato un'ordinanza con la quale ha nominato Nicola Dell'Acqua, direttore di Veneto Agricoltura, soggetto attuatore per il coordinamento e la gestione delle attività commissariali. L'ordinanza prevede che Dell'Acqua possa avvalersi della struttura tecnica di Viveracqua. Vengono quindi individuati il titolare della contabilità speciale e quello del supporto giuridico. Il soggetto attuatore coordinatore elaborerà entro il 28 luglio un primo Piano di interventi in attuazione dell'Ordinanza della Protezione civile. 

Caorle e gli altri Comuni senz'acqua

Il primo atto dell'Unità di Crisi è stato indirizzato alla risoluzione dell'emergenza riguardante il comune di Caorle (Venezia) con un intervento che ha visto la sinergia con Consorzio di Bonifica del Veneto Orientale, Protezione Civile, volontari Ava e multiutility Veritas. È stata individuata una soluzione in grado di bypassare il problema del cuneo salino, mai così alto in passato, e che ha consentito lo sblocco dell'emergenza idrica nel comune del litorale veneziano.

Altri problemi che verranno affrontati riguardano il fiume Po, con il dissalatore di Ponte Molo, fermo a causa degli elevati valori di conducibilità dell'acqua grezza. Qualora il calo di pressione diventasse non più sostenibile dovrà essere valutato il servizio sostitutivo con autobotti per una porzione di circa 5.000 abitanti. 

A Corbola (Rovigo) il cuneo salino si trova ad una distanza di circa 5-7 chilometri dal potabilizzatore, per cui non vi sono situazioni di criticità. Qualora la risalita avanzasse fino all'opera di presa l'impianto non sarebbe in grado di trattare l'acqua salmastra e si dovrebbe intervenire tramite il servizio sostitutivo con autobotti. Un contributo deriverebbe dall'accensione di un ulteriore pozzo, la cui autorizzazione è in fase di perfezionamento al Genio Civile di Padova.  Sul fiume Adige, le centrali di Badia Polesine, Piacenza d'Adige, Boara Polesine ed Anguillara assieme all'acqua grezza pescano sabbia, ma funzionano correttamente grazie a escavazioni a valle. Infine a Occhiobello (Rovigo) è attiva una fornitura di acqua da Hera, che attinge acqua superficiale dal Po tramite la centrale di Pontelagoscuro (Ferrara) e serve circa 9.000 abitanti.

L'emergenza incendi: focolai sparsi, l'orgine dolosa

"L'autocombustione è un fatto estremo, che si verifica solo a determinate condizioni. Oggi c'è la certezza che sono dolosi e l'origine è la distrazione: chi fuma non getti le ciche in ambiente. A Bibione c'abbiamo rimesso 150 ettari di pineta storica". Queste le parole di timore di Luca Zaia, presidente della Regione Veneto, verso il pericolo incendi. Il Governatore ha proseguito: "ci sono focolai in giro da Lamon a Verona, Vicenza, Belluno, siamo veramente preoccupati, non possiamo metter a repentaglio le vite dei soccorritori. La situazione sarà più aggressiva nei prossimi giorni, i modelli e i ragionamenti degli esperti dicono che se oggi siamo a dieci, domani sarà esponenziale". 

Torna la Fiera del riso

Una buona notizia chiude la diretta, Luca Zaia ha presentato gli organizzatori della Fiera del riso di Isola della Scala che torna al pubblico dopo lo stop dovuto al Covid con la 54ma edizione in programma dal 14 settembre al 2 ottobre nel quartiere fieristico isolano. "La kermesse, prima in Italia per numero di presenze e seconda in Europa dopo l'Oktoberfest, valorizza un'arte antica che ha reso celebre il riso veronese Igp anche nel panorama internazionale", ha sottolinato Zaia.