Superbonus 110, Cna Veneto: "Esclusi borghi e città d'arte, piccole imprese penalizzate"

Escluse della proroga le villete e le case indipendenti diffuse nei borghi veneti. De Col: "Grave errore, riqualificazione tasello essenziale dello sviluppo"

Lavori edili

Lavori edili

Venezia, 20 ottobre 2021 – Superbonus prorogato al 2023 per i condomini e case popolare, nessuna deroga per le abitazioni unifamiliari e le piccole case indipendenti. Non piace a Cna Veneto la manovra approvata dal Governo con la legge di bilancio, bollata come un’occasione persa per rilanciare l’economia locale e sostenere le piccole imprese. “Penalizzati i piccoli centri e l’hinterland”, avverte il presidente degli artigiani veneti, Moreno De Col.

“Escludendo gli edifici unifamiliari e anche quelli funzionalmente indipendenti, ossia quelli uniti gli uni agli altri come in tutti i nostri borghi – commenta il presidente Cna Veneto, Moreno De Col si penalizzano in modo forte i piccoli centri e l'hinterland, concentrando le risorse solo sulle grandi città. Il Veneto è caratterizzato proprio da una urbanizzazione diffusa: questa decisione appare una scelta per nulla equa, ma solo guidata dal tagliare risorse e per il nostro territorio si tradurrà, economicamente, in un'ennesima battuta di arresto”.

Secondo i dati dell'Enea aggiornati a fine settembre 2021, sono stati poco più di 6 mila i condomini che avevano deliberato lavori, contro quasi 40 mila edifici unifamiliari. “Gli operatori del settore edile – continua De Col – hanno la necessità primaria di poter organizzare con tempi certi la propria attività e di non restare sempre e continuamente ‘terra di nessuno’, in balia dell'improvvisazione governativa. Come Cna Veneto – prosegue – riteniamo fondamentale prorogare in maniera uniforme tutte le fattispecie del superbonus, proprio per non penalizzare la nostra regione e i territori affini". "Si consideri inoltre – conclude il presidente – il tempo impiegato per arrivare alla semplificazione di queste procedure, spesso incomplete e contraddittorie, insieme alla difficoltà di reperimento dei materiali a causa degli aumenti delle materie prime e alla difficoltà di reperire manodopera adeguatamente formata: si comprende, quindi, come sia ulteriore gravissimo errore sospendere il Bonus Facciate, fondamentale per eseguire interventi edilizi di restauro e riqualificazione nei centri storici nei quali il Superbonus non si può utilizzare per la presenza di vincoli vari, ad oggi sostanzialmente il solo bonus utilizzato. Impensabile perdere l'occasione di poter intervenire nelle città d'arte come Venezia, la cui riqualificazione è un tassello imprescindibile per quella vocazione turistica su cui il nostro Paese genera buona parte del proprio Pil". Superbonus 110, Patuanelli: "Proroga anche per le monofamiliari almeno fino al 2022"