Truffa assicurativa nel Bellunese, imprenditore incassa il premio e fa sparire i soldi

L'uomo è stato denunciato da un parente che vive all'estero, co-intestatario di un immobile andato a fuoco. Accusa di truffa e autoriciclaggio, sequestrati beni per 100mila euro

Guardia di Finanza

Guardia di Finanza

Belluno, 20 aprile 2022 – Truffa un parente, facendo sparire 100mila euro di indennizzo assicurativo per l'incendio di un immobile intestato a entrambi. Incassa le somme e poi “gira” i soldi sui conti correnti di altre attività economiche per far perdere le tracce delle somme. È indagato per truffa e autoriciclaggio un imprenditore del Bellunese, oggi raggiunto da un provvedimento di sequestro di somme e beni per lo stesso valore del premio assicurativo, pari a 100mila euro.

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Il provvedimento scaturisce dalle indagini condotte dal Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Belluno nei confronti di un imprenditore a seguito della denuncia di un suo parente, un anziano e residente all'estero, con cui condivideva la proprietà di un fabbricato andato distrutto in un violento incendio. Il parente lamentava che l'uomo, propostosi da subito quale referente con l'assicurazione per l'ottenimento dell'indennizzo, non gli aveva mai versato la consistente quota parte del risarcimento assicurativo, fornendo di volta in volta diverse giustificazioni.

Le indagini

Dopo aver sentito il racconto dei testimoni e acquisito tutti i documenti, i finanzieri hanno fatto degli accertamenti sui rapporti bancari riconducibili all'indagato, hanno permesso di appurare che, in relazione all'istruzione della pratica di risarcimento prodotta all'assicurazione, l'uomo avrebbe attuato una truffa mediante una serie di artifizi e raggiri nei confronti del parente, che hanno indotto l'assicurazione ad effettuare il bonifico d'indennizzo su un conto corrente nella sua disponibilità.

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Dopo aver ricevuto il premio assicurativo, l’uomo ha reinvestito il denaro disponendo versamenti a favore di altre attività economiche ed imprenditoriali, ostacolando l'identificazione della provenienza illecita delle somme ed incappando, in tal modo, nella condotta di autoriciclaggio essendo anche l'autore del reato presupposto di truffa.

Il sequestro

Le Fiamme Gialle, per recuperare le risorse sottratte, hanno congelato mediante sequestro, per la successiva confisca, disponibilità finanziarie e beni nella disponibilità dell'indagato in misura corrispondente all'ammontare di quanto illecitamente sottratto al parente. “L'operazione testimonia il costante impegno della Guardia di Finanza, quale forza di polizia economico-finanziaria a forte vocazione sociale, teso a salvaguardare le fasce deboli e il corretto funzionamento del mercato dei capitali, a tutela della legalità e dei cittadini”, fanno sapere dalle Fiamme Gialle.