Università Padova: riprodotta in 3D una vertebra di Galileo Galilei

La vertebra L5 dello scienziato fu donata all'ateneo padovano nel 1823, dopo vari passaggi di mano fra collezionisti. I dettagli sulla riproduzione svelati a Palazzo del Bo

Padova, 7 novembre 2022  - Duecento anni fa la vertebra L5 di Galileo Galileo fu donata all'Università di Paodva che da allora la custodisce. Oggi uno studio ne ha reso possibile la riproduzione fedelissima. Un salto nel passato. Galileo morì l'8 gennaio 1642 ad Arcetri, e il corpo fu temporaneamente sepolto nella Basilica di Santa Croce di Firenze. Circa un secolo dopo, il 12 marzo 1737, la salma fu riesumata e sepolta definitivamente nel Mausoleo, a lui dedicato, nella stessa Basilica.

Il granduca Gian Gastone dè Medici nominò una commissione per traslare il corpo di Galileo composta dai medici Antonio Cocchi e Giovanni Targioni Tozzetti, dal prelato Giovanni Vincenzo Capponi, dall'umanista ed erudito Anton Francesco Gori e dal notaio Giovanni Cammillo di Pasquale di Piero Piombanti. 

La commissione, alla vista dello scheletro dello scienziato, non riuscì a resistere dal prendere qualche "reliquia". La vertebra, dopo alcuni passaggi di proprietà, arrivò al medico vicentino Domenico Thiene solo nel 1820. Alcuni anni, il 2 agosto 1823, Thiene donò la reliquia all'Università di Padova, anno in cui era Rettore dell'ateneo patavino Antonio Meneghelli. 

Oggi un rilievo 3D ad altissima densità di punti e a risoluzione micrometrica ha reso possibile la definizione tridimensionale delle caratteristiche morfologiche e morfometriche della vertebra di Galileo grazie allo scanner a luce strutturata in dotazione al Dipartimento dei Beni Culturali dell'Università di Padova.

Tutti i dettagli sulla riproduzione della vertebra di Galileo  illustrati nel corso di un incontro che si tiene oggi, 7 novembre dalle 12, a Padova, a Palazzo del Bo nella sede dell'Università padovana. Relatori Monica Salvadori, prorettrice con delega al Patrimonio artistico, storico e culturale; Giuseppe Salemi, docente del Dipartimento dei Beni Culturali: archeologia, storia dell'arte, del cinema e della musica Unipd; Giovanni Magno, curatore del Museo Morgagni di Anatomia dell'Università di Padova; Gaetano Thiene, professore emerito di Anatomia patologia Unipd