Vicenza, 8 agosto 2023 – Scoperto un laboratorio tessile irregolare nel Vicentino: nove lavoratori cinesi sorpresi a cucire abiti per noti brand internazionali, di cui quattro clandestini. È successo a Montecchio Maggiore. Troppe irregolarità legate alla sicurezza sul lavoro, l’attività è stata sospesa e il titolare – un uomo di origine cinese – è stato denunciato per aver occupato alle proprie dipendenze lavoratori stranieri privi del permesso di soggiorno. I quattro cinesi irregolari erano entrati in Italia con un visto turistico scaduto già dal 2019.
Alloggio abusivo nel seminterrato
Nel laboratorio tessile di Montecchio Maggiore state riscontrate gravi violazioni delle norme a tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori nei luoghi di lavoro, irregolarità tali da rendere necessaria l'immediata sospensione dell'attività imprenditoriale. Gli ulteriori accertamenti eseguiti sul posto hanno permesso di constatare che al piano seminterrato, utilizzato per l'attività produttiva, era stata ricavata una 'stanza di fortuna' destinata al riposo di alcuni lavoratori. Ovvero, si sospetta che i cinesi vivessero nel sottoscala.
Macchine da cucire pericolose
I tecnici dell'Ispettorato del Lavoro di Vicenza hanno inoltre riscontrato innumerevoli violazioni in relazione alle macchine da cucire professionali utilizzate per confezionare i capi, come la rimozione dei congegni di sicurezza con gravi rischi di lesioni per i lavoratori. Mancavano anche i dispositivi di protezione individuali per i lavoratori. Il datore di lavoro non ha mai ottemperato all'obbligo di elaborazione del documento di valutazione dei rischi e del piano di emergenza ed evacuazione, di formazione e addestramento dei lavoratori.
Vie di fuga ostruite dagli scarti dei tessuti
Le aree di lavoro sono risultate a rischio per la salute dei lavoratori, senza segnaletica di sicurezza e con le vie di fuga ostruite per via dell'accumulo di scarti delle lavorazioni sul pavimento. Gravi le mancanze anche dell'impianto elettrico e di messa a terra e agli estintori presenti.
Lavoratori in nero?
Attualmente sono in corso ulteriori approfondimenti sulla posizione lavorativa di altri cinque dipendenti cinesi non clandestini presenti nel laboratorio, il cui eventuale impiego 'in nero, se accertato dalle Fiamme Gialle, comporterebbe una maxi-sanzione nei confronti del datore di lavoro fino a 54mila euro e un'ulteriore sospensione dell'attività imprenditoriale da parte dell'Ispettorato del Lavoro per l'impiego di personale non risultante dalla documentazione obbligatoria in misura superiore al 10% del totale dei lavoratori presenti sul luogo di lavoro.