Vinitaly, Zaia su Prosek: "É 'italian sounding', il dossier va cestinato dall'Europa"

Il Governatore si dice certo di avre in mano la "pistola fumante" per vincere contro la richiesta avanzata dai croati sulla denominazione del prosecco

Il governatore Luca Zaia 'sciabola' una bottiglia a Vinitaly

Il governatore Luca Zaia 'sciabola' una bottiglia a Vinitaly

Veneto, 17 ottobre 2021 - "Il Prosek è una immonda vergogna, è scandaloso che l'Europa dia ascolto a questo dossier sul Prosek. Il prosecco vive di una riserva del nome dal 2009, e solo le zone a denominazione sono autorizzate ad usarlo, ed è ancora più scandaloso perchè nel 2029 l'Unesco ha dichiarato patrimonio dell'umanità le Colline del prosecco di Conegliano e Valdobbiadene, quindi c'è una ulteriore riserva per quel nome".  Lo ha detto il presidente del Veneto, Luca Zaia, parlando della guerra delle bollicine in Europa, a margine dell'inaugurazione del manifestazione fieristica Vinitaly Special edition a Verona. "Non è proprio vero che Prosek è un termine dei croati - ha aggiunto -. Noi siamo convinti di avere la 'pistola fumante', e lo comunicheremo a breve; lo dimostreremo, carte alla mano, partendo un pò più distante da dove sono partiti i croati, e mostreremo che questo dossier dev'essere cestinato dall'Europa, dato che si presta ancora una volta all'italian sounding nel mondo"Vinitaly 2021, nella top ten dei più venduti solo vini nazionali: Lugana, Brunello, Barolo Sul Vinitaly, Zaia ha evidenziato che "è' un bel segnale. Abbiamo perso due edizioni del salone, ora ci diamo appuntamento in aprile per la 54/Edizione. Vinitaly e Verona , assieme al Veneto, si riconferma la capitale del vino. La nostra è la prima regione d'italia per produzione di vino con 11 milioni di ettolitri; quest'anno abbiamo avuto un calo della produzione, da 14,5 milioni di quintali siamo passati a 12,5 milioni, però la qualità è in crescita. Per le bottiglie di vino in Veneto si prevede che l'annata 2021 sarà quella del secolo. Dall'altro lato crescono le esportazioni: il Veneto è il quarto esportatore mondiale, per un valore 2,23 miliardi di euro". Da solo il prosecco, ha concluso Zaia, "ormai ha raggiunto i 700 milioni di bottiglie, siamo la più grande denominazione (di origine controllata, ndr) al mondo".