West Nile sintomi e cosa fare: la guida. 70 casi in Veneto

Ecco le indicazioni utili per difendersi dalla zanzara portatrice del virus della Febbre del Nilo e perché le infezioni sono in aumento. Incubazione e contagio, tutto quello che c'è da sapere

West Nile: i consigli utili

West Nile: i consigli utili

Venezia, 5 agosto 2022 - La direzione prevenzione della Regione del Veneto sta affrontando attivamente il fenomeno della diffusione della West Nile, infezione trasmessa dalle comuni zanzare “Culex”, che in alcuni casi può provocare una forma neuro invasiva piuttosto grave, soprattutto negli anziani e nelle persone deboli. 

Nelle ultime settimane si sono verificati diversi casi accertati di infezione in Veneto: la combinazione di casi umani e della presenza di virus nelle zanzare indica che quest’anno il virus sta circolando molto sul territorio regionale. I casi confermati in regione sono ad oggi 70: 40 in provincia di Padova, 9 in quella di Rovigo e di Treviso, 7 in provincia di Venezia, 3 in quella di Vicenza, due in provincia di Verona e nessuno in quella di Belluno.

Sei i morti, tutti di sesso maschile, di età media 82,2 anni. 

Per la west nile non esiste un vaccino, è quindi particolarmente importante che le persone sappiano come difendersi al meglio dalla puntura degli insetti che potrebbero esserne portatori.

Il primo caso umano della stagione di West Nile in Italia è stato segnalato dal Veneto a giugno nella provincia di Padova

Perché aumentano i casi di West Nile

La situazione ambientale e climatica dell’estate 2022 sta determinando un contesto molto favorevole alla circolazione di questo virus. spiega la Regione Veneto in una dota. La mancanza di piogge che causa il rallentamento dello scorrere dell’acqua di fiumi e canali produce la formazione di ristagni che sono l’ambiente ideale per le zanzare; le stesse zanzare, che trovando meno acqua nelle zone poco abitate, si avvicinano alle abitazioni dove trovano con più facilità ristagni dove riprodursi; il clima e le temperature primaverili hanno consentito, infine, alle zanzare di iniziare molto presto in primavera a riprodursi. 

West Nile: sintomi, trasmissione e come difendersi

La maggior parte delle persone infette non manifesta sintomi (80%). Le forme sintomatiche si manifestano con sintomi simil-influenzali lievi, febbre, cefalea, dolori muscolo-articolari, raramente accompagnati da rash cutaneo (febbre, WNF). Meno dell’1% sviluppa una malattia neuroinvasiva, come meningite, encefalite o paralisi flaccida (malattia neuro-invasiva, WNND). Il rischio di malattia neuroinvasiva aumenta con l’età ed è più elevato fra gli adulti di oltre 60 anni di età.

La direzione prevenzione della Regione Veneto ha avviato una campagna informativa, distribuendo una serie di tabelle che spiegano come difendersi in tutte le Ullss.

La febbre West Nile è causata dall'omonimo virus trasmesso con puntura di zanzara infetta, all'uomo e agli animali.

Si suggerisce di indossare indumenti di colore chiaro, da indossare soprattutto nelle ore serali, i repellenti cutanei da utilizzare, l’utilizzo (se possibile) del condizionatore di notte (le zanzare soffrono le temperature basse).

Quanto ai sintomi, la raccomandazione di chiamare il medico se la febbre sale oltre 38,5 e compaiono dolori articolari e muscolari, cefalea, stato di confusione, eruzione cutanea.

Le misure di prevenzione più importanti sono la protezione individuale per ridurre l’esposizione alle punture di zanzare e le misure finalizzate alla riduzione della proliferazione delle zanzare:

- schermare porte e finestre con reti zanzariere, metalliche o in materiale plastico resistente a maglie strette. Qualora possibile, privilegiare l’uso di condizionatori. Per la protezione di culle o lettini possono essere utilizzati veli di tulle in cotone; - apparecchi elettro-emanatori di insetticidi liquidi o in piastrine possono essere utilizzati in ambienti interni a finestre aperte o comunque in locali ben arieggiati prima di soggiornarvi; - va assolutamente evitato l’impiego di formulati insetticidi combustibili (zampironi, candelette, ecc.) in ambienti chiusi; - in caso di presenza di zanzare all’interno di una abitazione, si può ricorrere all’impiego saltuario di preparati commerciali (bombolette) a base di estratto di piretro i cui componenti si degradano rapidamente dopo che l’ambiente sia stato ben ventilato; - l’impiego di repellenti per uso topico, da utilizzare nelle parti scoperte del corpo.

West Nile: incubazione e contagio

Il periodo di incubazione della febbre West Nile è di 2-14 giorni dopo la puntura della zanzara infetta (fino a 21 giorni negli immunocompromessi). Quanto al contagio, non vi è trasmissione interumana per i bassi livelli di viremia. E’ però possibile la trasmissione del virus per trasfusione di sangue infetto e trapianto d’organo.

Dinsinfestazione

“Nei giorni scorsi si è tenuto un incontro straordinario del Tavolo intersettoriale regionale, in cui sono state condivise le ulteriori misure che verranno attivate dai Comuni e dalle ULSS per contrastare sul territorio regionale la diffusione del virus - fa notare l’Assessore alla Sanità della Regione del Veneto -. Oltre ai piani di disinfestazione e al rafforzamento degli interventi di manutenzione delle aree verdi, è indispensabile un’attività di informazione capillare rivolta anche ai cittadini per sensibilizzare sul tema e diffondere i comportamenti da attuare per proteggersi e per evitare la proliferazione delle zanzare. Sicuramente la meticolosità dei monitoraggi ci permetterà di avere sempre la situazione aggiornata e sotto controllo”.

La Regione del Veneto, infatti, da molti anni è dotata di un Piano Regionale di lotta alla diffusione dei virus trasmessi dalle zanzare che prevede la collaborazione dei Comuni, delle Prefetture, dei Consorzi di Bonifica, dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie e delle Aziende ULSS. La sorveglianza si basa sul monitoraggio delle infezioni nell’uomo e negli animali (equini ed uccelli) e nella ricerca di questo virus nelle zanzare che vengono catturate con apposite trappole distribuite sul territorio regionale. Ogni anno i Comuni, in collaborazione con le ULSS, attuano specifici programmi di lotta alle zanzare soprattutto con interventi di rimozione delle larve e di manutenzione delle aree a maggior rischio di proliferazione di zanzare.