CronacaFemminicidio Zorzin, l'omicida ha sparato a bruciapelo: l'autopsia conferma la dinamica

Femminicidio Zorzin, l'omicida ha sparato a bruciapelo: l'autopsia conferma la dinamica

Emersi altri particolari: Turrin ha atteso la 21enne sotto casa per almeno un'ora prima del suo arrivo. Dopo il delitto si sarebbe sporto dalla finestra per capire se i vicini avessero sentito le urla e lo sparo

Alessandra Zorzin aveva 21 anni (foto Ansa)

Alessandra Zorzin aveva 21 anni (foto Ansa)

Vicenza, 19 settembre 2021 – È stato sparato a bruciapelo il colpo di pistola esploso dall’omicida Marco Turrin, il 37enne padovano che mercoledì scorso ha puntato una calibro 9 al volto di Alessandra Zorzin, per poi premere il grilletto a sangue freddo. È stata l’autopsia sul corpo della 21enne, la parrucchiera uccisa nella sua casa di Valdimolino di Montecchio Maggiore, a confermare la dinamica del femminicidio, il quarto avvenuto nel Veneto in pochi giorni. Dall’esame della salma, è emerso che il proiettile è stato sparato a bruciapelo. Rubano, omicidio: vecchi rancori e l’eredità di Dorjana, nel gesto di Stellio Cerqueni

Gli accertamenti sono stati eseguiti ieri mattina dal medico legale Antonello Cirnelli, lo stesso che ha esaminato anche il corpo del padovano, Turrin, che dopo il delitto e una fuga durata più di 8 ore si è tolto la vita con la stessa pistola usata per uccidere Alessandra, arma che deteneva regolarmente. Nel frattempo emergono alcuni dettagli. Il 37enne Turrin - secondo le ricostruzioni degli inquirenti, coordinati dal pm Luigi Salvadori - ha atteso Alessandra sotto casa per almeno un'ora prima del suo arrivo. E dopo il delitto si sarebbe sporto dalla finestra del terrazzo dell'abitazione forse per capire se i vicini avessero sentito le urla e lo sparo. Omicidio Verona, l'autopsia non chiarisce le cause del decesso di Chiara Ugolini

La marcia silenziosa in memoria delle quattro donne uccise

Ieri mattina a Vicenza si è svolto un corteo per le strade del centro, 40 sindaci del territorio vicentino e oltre un migliaio di persone hanno camminato in silenzio per ricordare le vittime venete degli ultimi giorni e in segno di condanna verso la violenza sulle donne.

Il corteo silenzioso contro la violenza sulle donne
Il corteo silenzioso contro la violenza sulle donne

In prima fila anche il primo cittadino di Montecchio Maggiore, Gianfranco Trapula, Comune dove è avvenuto il secondo femminicidio nella provincia in pochi giorni, in cui è morta la 21enne Alessandra Zorzin. Il corteo è stato dedicato anche alla memoria dell'altra donna uccisa nella provincia berica, la 31enne Rita Amenze a Noventa Vicentina, e poi alle vittime nel Veronese, dove è morta il 5 settembre Chiara Ugolini, e di ieri nel Padovano, dove un padre l’88enne Stelvio Cerqueni – ha ammazzato la figlia di 60 anni, Doriana, nel giorno del suo compleanno, per poi suicidarsi.