Bibione, tragedia in hotel: cade dal terrazzo e muore per sfuggire ai carabinieri

Sul 44enne bulgaro, residente in Austria, pendeva un mandato di cattura europeo per reati contro il patrimonio, ma non era considerato pericoloso

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Bibione,  31 luglio 2021 - Ha tentato di sfuggire alla cattura attraverso il terrazzino dell'albergo ma è caduto ed è morto. Un uomo di 44 anni, in vacanza in un lussuoso hotel di Bibione, nel Veneziano, è caduto dal terrazzino del quinto piano ed è morto all'istante mentre scappava da un controllo dei Carabinieri. Secondo una prima ricostruzione, attorno alle 9 di questa mattina, i militari della Compagnia di Portogruaro sono saliti nella camera occupata dall'uomo, accompagnati da personale della reception.  Gli investigatori dovevano procedere al suo arresto, in quanto colpito da mandato di cattura europeo per reati contro il patrimonio. Alla vista degli uomini in divisa, l'uomo è immediatamente fuggito verso il terrazzino. Quando i Carabinieri sono usciti a loro volta, hanno notato che il corpo dell'uomo era precipitato nel giardino della struttura ricettiva, dopo una caduta nel vuoto di svariati metri. Indagini sono in corso da parte della Procura di Pordenone per stabilire la dinamica del tragico evento. Sul posto anche i Vigili del fuoco, i soccorritori del Suem e il medico legale. 

Ricercato in tutta europa per reati contro il patrimonio

L'uomo, Karl Neuwirth, 44 anni, che aveva cittadinanza bulgara e risultava residente in Austria, era stato segnalato alle forze dell'ordine direttamente dall'albergo che lo ospitava, a Bibione, nota località turistica, frazione del comune di San Michele al Tagliamento, nella Città metropolinata di Venezia.  Il personale della reception ha comunicato, come da obbligo di legge, i dati relativi alla prenotazione e all'identità degli ospiti della camera. Grazie al portale internazionale, l'uomo era risultato essere destinatario di un mandato di cattura europeo per reati contro il patrimonio. Da quanto si è appreso, le forze dell'ordine non avevano ritenuto necessario adottare particolari dispositivi di sicurezza, perché il ricercato non era considerato pericoloso. I Carabinieri erano stati chiamati dapprima a identificare l'occupante della camera, anche per scongiurare la possibilità che si trattasse di un caso di omonimia. Avendo verificato la corrispondenza con il ricercato a livello internazionale, i militari intendevano procedere al suo arresto, portandolo in carcere. Ma, una volta visti gli operatori in divisa,  l'uomo ha tentato una fuga disperata ce gli è risultata fatale.