Caldo record, allerta a Venezia: laguna nella morsa di Caronte

Per il quarto giorno consecutivo, la laguna è invasa da una nuova ondata di calore. La protezione civile mette in guardia sui disagi fisici: l'allarme rimarrà alto fino a lunedì 4 luglio

Caldo record a Venezia

Caldo record a Venezia

Venezia, 3 luglio 2022 – Un’ondata di caldo eccezionale ha invaso la laguna, per il quarto giorno consecutivo a Venezia si registra disagio fisico intenso. Oggi Venezia è tra le città da bollino rosso, ma l’allerta Caronte – l'anticiclone africano che in queste ultime ore ha surriscaldato l’Italia – non finisce in serata: domani altra giornata critica.

La protezione civile comunale ha annunciato che “oggi si verificheranno le condizioni di caldo e umidità dell'ondata di calore”, con nuovi rischi di problemi fisici per residenti e turisti fino a domani, lunedì 4 luglio. La qualità dell'aria oscillerà tra il livello buono e discreto nelle zone costiere, scadente nelle aree pianeggianti, pedemontane e montane.

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Ondate di calore: come difendersi?

Per difendersi da ondate da calore e inquinamento, ogni italiano dispone in media di appena 31 metri quadrati di verde urbano con una situazione preoccupante nei grandi centri, dove si oscilla dai 6,4 metri quadrati per abitante di Messina ai 16,7 a Roma, dai 18 di Milano ai 24,3 di Firenze, dai 43 di Venezia ai 12,9 di Napoli fino ai 9,3 di Bari. È quanto emerge dall'analisi della Coldiretti su dati Istat in riferimento all'allarme per le temperature con 20 città da bollino rosso, mentre sei regioni chiedono lo stato d'emergenza e arrivano le limitazioni all'uso dell'acqua per usi domestici.

"Il caldo è fra le calamità meteo più letali al mondo, tanto che – spiega Coldiretti – l'ultimo report dell'Agenzia europea per l'ambiente lo considera responsabile di ben 9 morti su 10 legate ad eventi meteo con quasi 140mila vittime negli ultimi 30 anni nei paesi dell'Unione. A pesare, in particolare, è il fenomeno dell'isola di calore urbana con le persone che vivono nelle città che hanno un rischio maggiore di mortalità in condizioni di elevata temperatura e umidità, rispetto a coloro che vivono in ambiente sub-urbano o rurale, secondo l'Istituto superiore di sanità".

Alberi, condizionatori naturali

"In una situazione di cambiamenti climatici con ondate di calore sempre più intense e persistenti, è strategica la presenza e la gestione del verde urbano – continua Coldiretti – tanto che un parco di grandi dimensioni può abbassare il livello di calore da 1 a 3 gradi rispetto a zone dove non ci sono piante o ombreggiature verdi. Maggiore è la copertura verde maggiori sono i benefici per la salute della popolazione e più ampia è la difesa contro la canicola estiva”.

Gli alberi rinfrescano gli ambienti in cui si trovano – continua Coldiretti – grazie sia all'ombreggiatura che creano sia alla traspirazione e fotosintesi del fogliame diventando dei grandi condizionatori naturali: un'area verde urbana di 1.500 metri quadrati raffredda in media 1,5 gradi e propaga i suoi positivi effetti a decine di metri di distanza".