Venezia, 15 Giugno 2021 – Un ciclo di quattro video per approfondire i segreti e i retroscena dietro il dipinto "Panorama di Venezia", realizzato dal pittore veneziano Giovanni Biasin per l'Esposizione nazionale d'arte del 1887. L’idea va ad arricchire ancora di più la mostra "Venezia Panoramica. La scoperta dell'orizzonte infinito", dedicata alla tela, alta circa due metri e lunga 22, visitabile alla Fondazione Querini Stampalia fino al 12 settembre 2021.
Primo video il 16 giugno
Le video-conversazioni di approfondimento dell’opera, ma non solo, saranno pubblicate per quattro mercoledì di seguito sui canali social Facebook, Twitter, Instagram e YouTube della Fondazione. Si comincia il 16 giugno con il contributo "Biasin e il suo panorama. Storia di una ricerca" nel quale Giandomenico Romanelli e Pascaline Vatin, curatori della mostra, spiegano gli aneddoti e i segreti dietro la realizzazione del dipinto.
Il secondo appuntamento è in programma il 23 giugno: sarà intitolato “Le esposizioni universali. Tra fine '800 e primi '900”. In questo video, Luigi Contegiacomo, in passato direttore dell'archivio di Stato di Rovigo, si focalizzerà sulle mostre tematiche nazionali ottocentesche che poi sono diventate negli anni campionarie.
Panorami e antropologia
A seguire, il 27 giugno, lo storico del vedere Carlo Montanaro sarà relatore del video approfondimento “Verso la decima musa: dal panorama alla panoramica” nel quale l'esperto ripercorrerà l'evoluzione storica delle immagini che ritraggono panorami. Un racconto delle prime rappresentazioni pittoriche fino alle fotografie, oggi scattate dagli smartphone, passando anche per le panoramiche cinematografiche.
Il ciclo si concluderà infine il 7 luglio con “Quando l'antropologia andò in scena. Tra virtualità, iperrealismo, bi e tridimensionalità”. Il video è a cura di Alberto Baldi, ordinario di Antropologia culturale e Antropologia visuale dell'Università di Napoli Federico II. Il docente analizzerà il carattere antropologico di mostre ed esposizioni.