Venezia, ex paziente Covid lotta ancora a tre mesi dal contagio: "La mia vita è cambiata"

Il 54enne William Crepaldi era stato ricoverato al Covid Hotel di Jesolo in terapia intensiva, in aprile il virus è scomparso e lui non si è più ripreso: "Perdo la memoria, respiro a fatica: il vaccino è l'unica soluzione"

Un reparto Covid

Un reparto Covid

Venezia, 31 luglio 2021 – Un lungo calvario verso una guarigione che sembra non arrivare mai. È una storia di dolore e difficoltà quella raccontata dal 54enne William Crepaldi, un uomo di San Michele al Tagliamento che da tre mesi lotta contro il Covid. Prima ha trascorso 27 giorni di ricovero al Covid Hospital di Jesolo, poi tra aprile e maggio si è negativizzato, ma a tre mesi dal ritorno a casa ancora lotta per tornare a vivere in modo normale.

“Spero si capisca - dice Crepaldi – che tutti siamo esposti al pericolo del contagio con possibili gravi conseguenze e che per difendersi bisogna assolutamente vaccinarsi. Quindi il mio invito è: non esitate, fatevi assolutamente il vaccino”. È stato proprio Crepaldi a chiedere ai sanitari che lo hanno avuto in cura di raccogliere la sua testimonianza e diffonderla, un appello a vaccinarsi in un momento in cui la tensione No-Vax è ai massimi livelli.

Le prime cure in terapia intensiva

La sua storia è stata diffusa dall'Ulss 4 Veneto Orientale. “I primi brividi, la febbre, difficoltà a muoversi e a respirare, il soccorso in ambulanza - racconta ancora Crepaldi, ricordando l'esordio della malattia - infine il ricovero al covid hospital di Jesolo. Questo accadeva tra marzo e aprile, il virus è poi scomparso, ma a distanza di circa 3 mesi i problemi di salute sono rimasti”.

All'arrivo al covid hospital, per le condizioni critiche Crepaldi è stato subito ricoverato in terapia intensiva, dove vi è rimasto per 12 giorni. “Ero vigile - ricorda -, vedevo la sofferenza, vedevo persone che non sono uscite vive dall'ospedale, non ci si poteva muovere ed eravamo affidati in tutto e per tutto a chi si occupava di noi: veri e propri angeli bardati di cui vedevamo solo gli occhi”.

Una battaglia che dura da tre mesi

E ora, quando tutto sembrava superato, ancora le difficoltà fisiche. “Ho perso 18 chili - spiega l'uomo - non riuscivo a camminare, faticavo a respirare, ma ancora oggi non sono riuscito a superare tanti problemi che mi hanno cambiato la vita. Continuo respirare con difficoltà, mi affatico subito, perdo la memoria, sono spesso poco lucido, mi mancano degli automatismi motori nel fare le cose più banali. Ora cerco solo di pensare a riprendermi”.

L'appello a immunizzarsi il prima possibile gli viene dal cuore. “Vorrei dire che nessuno è escluso da questo pericolo, tutti ci sentiamo invincibili e pensiamo che il virus non ci possa raggiungere. Dunque vaccinatevi, vaccinatevi, vaccinatevi”.